Cavallo (GD Benevento): ''Costretto a prendere le distanze dal mio partito per l'ennesima volta'' Politica

Da segretario cittadino dei Giovani Democratici della Città di Benevento - scrive Paolo Maria Cavallo -, non posso non esprimere l’amarezza derivante dagli ultimi eventi accaduti nel Partito. Per quanto mi sforzi (sicuramente è un mio limite, ci mancherebbe) non riesco a capire le scelte che, da dopo le elezioni regionali, la dirigenza del PD locale sta prendendo.

Ciò su cui mi soffermo a pensare spesso - spiega - è come sia possibile candidarsi con De Luca, esprimere un consigliere, ed attaccare il presidente (utilizzato come tram), a partire dal giorno dopo.

Non mi spiego - aggiunge poi - come si possa perdere completamente la propria identità, i propri ideali, i propri valori e le proprie qualità, per finire a fare i vassalli del Movimento 5 Stelle, appiattendosi completamente sulle loro posizioni.

Non riesco a comprendere come si possa esprimere solidarietà a chi, continuamente disprezza, attraverso un linguaggio violento e pieno di odio, la prima Istituzione della città.

A tal proposito - rileva il segretario cittadino dei GD -, c’è stato un flash-mob innanzi Palazzo Mosti, organizzato da persone che già si erano distinte per la loro “eleganza di stile” nel primo lockdown.

Come si può scegliere di accostarsi a determinate persone e non provare vergogna?

Nella protesta della signora Sanginario non vi è nulla di politico. Non vi è nulla di preciso e soprattutto appare come una strumentalizzazione bella e buona.

Mi trovo costretto a prendere le distanze dal mio Partito per l’ennesima volta - sottolinea Cavallo -, esprimendo solidarietà e vicinanza a chi preso di mira dalle virulente e volgari parole di queste persone.

In particolare nei confronti dell’assessore Giorgione e della ottima giornalista Teresa Ferragamo.

Non è più una questione politica, ma di civiltà”. 

Da qui le conclusioni: “Il mio partito non era questo. Ma la distruzione e la macchina del fango che state montando già è azionata. È troppo tardi per tornare indietro”.