Coesione 2021/2027, Pedicini: ''Il Parlamento Europeo è riuscito a migliorare la proposta, maggiore attenzione al Sud'' Politica

Per i prossimi sette anni il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione avranno a disposizione 243 miliardi di euro. Una cifra senza precedenti sul cui investimento è importante che gli stati membri e le Regioni del Sud facciano scelte avvedute”. A dirlo in una nota l’eurodeputato Piernicola Pedicini, esponente del Movimento 24 Agosto - Equità territoriale.

La gestione del pacchetto di risorse approvato dal Parlamento europeo - prosegue Pedicini - ha accolto dei correttivi da noi proposti ma, allo stesso tempo, non è riuscito a superare alcune criticità. Se da un lato l’introduzione della cosiddetta “regola d’oro flessibile” consentirà una maggiore elasticità nell’utilizzo delle risorse, la possibilità di trasferire le risorse della politica di coesione verso altre iniziative rischia di compromettere l’obiettivo di questo strumento, quello di superare gli squilibri economici e sociali nelle regioni più svantaggiate, come quelle del Sud Italia.

La responsabilità delle autorità locali aumenta anche perché vi sarà conferito loro un maggiore potere nella selezione dei progetti - ad esempio proprio in riferimento ai criteri, sulla base della conoscenza diretta del territorio - ma si tratta di un’arma a doppio taglio. Se da un lato, infatti, le autorità europee si svincolano da certe scelte, dall’altro prestano il fianco a possibili abusi da parte delle amministrazioni locali, spesso mosse da convenienze politiche più che da valutazioni obiettive.

È fondamentale che da parte degli enti del Sud ci sia una visione a lungo termine e un interesse reale per la causa, impegnare queste risorse creando reti di eccellenza per risanare la disparità economica e sociale e far emergere il nostro Mezzogiorno dalla palude in cui è stato trattenuto da anni di politiche ingiuste e penalizzanti”, conclude l’eurodeputato.