Elezioni Europee 2024, Sandra Mastella con Stati Uniti d'Europa Politica
Sandra Mastella stavolta si presenta senza il cognome Lonardo, frutto della ventata semplificatrice, ma anche per evitare i trabocchetti della nullità delle schede. La candidata di Stati Uniti d'Europa, comunque è lei, la ragazza venuta dall'America che si fece notare dal giovane Clemente Mastella che già studiava da politico.
Le sue esperienze di vita sociale e politica hanno toccato vari ambiti. Dalla Croce Rossa a presidente del Consiglio Regionale della Campania, da Senatrice della Repubblica alla candidatura a Parlamentare europeo. Come si è evoluta la sua passione politica?
“Ho sempre dedicato una parte importante del mio impegno e del mio lavoro, alla partecipazione. Lei ha ricordato alcune delle tappe più significative del mio percorso politico e sociale, ma credo di essere riuscita a trasmettere il mio entusiasmo anche nell’invenzione di eventi importanti, come Quattro Notti e più di luna piena, oppure nella promozione turistica. Ecco, se penso all’evoluzione del mio impegno politico lo vedo come un unico tratto di strada, ricco di esperienze esaltanti e percorso insieme a tante persone”.
La fine della Democrazia Cristiana e il mondo politico cattolico che si disperde in alleanze e nuovi partiti. Come si colloca la sua candidatura in Stati Uniti d’Europa?
“La mia candidatura è innanzitutto l’esito degli appelli che mi ha rivolto Matteo Renzi, che anche oltre le intese politiche mi ha più volte chiesto (anche dalle pagine del Corriere della Sera) di essere nella lista Stati Uniti d’Europa come simbolo della malagiustizia. Ho così condiviso il progetto politico che tiene insieme sensibilità anche diverse come quelle di Renzi o di Emma Bonino. Un progetto politico che nel suo nome ha già una buona parte del programma. Stati Uniti d’Europa, oltre ad essere una meravigliosa suggestione, è una lista di scopo a cui non mancano punti di vista condivisi: primo fra tutti, la necessità di difendere i cittadini dai populisti e dagli estremisti. I cattolici, come ricorda lei, non hanno più un unico punto di riferimento ma in uno scenario in continua evoluzione devono essere in grado di scegliere chi difende i loro valori. Certamente non sceglieranno partiti che presentano gente come Vannacci, richiamato duramente persino dalla CEI per le sue idee sui diversamente abili”.
Una donna del Sannio in Europa che ricaduta potrebbe portare nel nostro territorio?
“Credo sarebbe fondamentale per il nostro territorio avere una rappresentanza diretta a Bruxelles e Strasburgo: in Europa si legifera su materie che impattano notevolmente sulla nostra vita quotidiana. Difendere il Sannio e valorizzarlo sarebbe decisamente più semplice. Penso ad esempio alla difesa dei nostri agricoltori e del loro reddito, al sostegno che meritano per la gestione dei rischi legati ai cambiamenti climatici. Per quanto riguarda l’impatto delle donne sulla politica mi limito a constatare che siamo sempre più capaci di conquistare spazi grazie alle nostre forze e facendo valere le nostre abilità e, su questo tema, credo che una sannita in Europa sarebbe un bel segnale dal nostro territorio”.
Le sue esperienze politiche le hanno permesso di farsi conoscere come donna determinata e imprenditrice campana ma in questa circostanza la campagna elettorale è più impegnativa. Come sta gestendo il tour elettorale nell’ampio collegio costituito da sei regioni del sud Italia?
“Quella per le Europee è una campagna elettorale con caratteristiche uniche, a partire proprio dalla vastità del collegio. Sei regioni da percorrere e milioni di persone da contattare. Un grande aiuto arriva dalla nuove tecnologie che permettono di avere contatti diretti con le persone anche a distanza: messaggistica, videochiamate, realtà virtuale. E poi ci sono i social che oggi sembrano determinare ogni tendenza. Non mi privo di nessuno strumento, e chi mi segue sa che sono tanti i canali su cui è possibile contattarmi. In ogni caso, io resto affezionata anche ai riti della campagna elettorale, come i gazebo, i comizi o le manifestazioni pubbliche. Ed a tal proposito mi fa piacere ringraziare Matteo Renzi che sarà qui a Benevento proprio per un incontro con la nostra gente”.
Lei ha sempre sostenuto suo marito Clemente Mastella nella vita politica. Ora è lei ad aver bisogno dell’appoggio del coniuge. Possiamo parlare di una coppia vincente in politica?
“Con Clemente abbiamo sempre condiviso la passione politica e gli impegni collegati. Una vita di sforzi comuni come capita in tanti matrimoni. La politica sicuramente ci ha regalato tante gioie ma non sono mancati gli affanni. Siamo stati molto fortunati prima ancora che vincenti, soprattutto per via dell’affetto che ci hanno assicurato i nostri cittadini”.