Europee 2024: Luigi Barone con la Lega di Salvini Politica
Al tempo di Dante il “mezzo del cammin di nostra vita” erano i 35 anni. Per Luigi Barone, candidato al Parlamento Europeo con la Lista Lega Salvini premier il “mezzo del cammin” si trova a 45. Fino ad ora ha fatto il giornalista a Il Sannio Quotidiano (intervista a Silvio Berlusconi nel 2013), ha diretto Agricoltura Italiana On Line (AIOL) giornale ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole. Ha bazzicato con Ministri e parlamentari romani. Dice di lottare quotidianamente contro la burocrazia… Si è dimesso da Presidente del Consorzio dell’Area Industriale (ASI)di Benevento per potersi candidare al Parlamento Europeo.
Com’è stato il “passaggio” da Mastella a Salvini?
Premesso che con Clemente Mastella non è successo nulla di particolare, abbiamo semplicemente avuto visioni politiche differenti. Da tempo stavo maturando la mia candidatura con la Lega, ho riflettuto tanto e poi ho chiamato familiari, amici di una vita e amici professionisti, imprenditori, amministratori. Ci siamo confrontati sul programma, sulle idee, condividendo uguali valori e passione e per questo insieme, nel nome dell’Europa e del modello sociale, economico e culturale europeo, siamo pronti a far rinascere i nostri territori del Sud.
La Lega ottenne nel Sud cinque anni fa un grosso successo. Quali sono le prospettive?
Sono le risorse umane a sollecitare gli elettori. Io mi ritengo un uomo del Sud che guarda all’Europa come l’ossatura di una democrazia popolare. Non a caso il sistema elettorale proporzionale mantiene saldo il principio del voto con l’indicazione delle preferenze.
È stata la visita di Salvini Ministro all’ASI di Benevento ha spingerla alla candidatura?
Certo la presenza di Salvini sul mio campo di…battaglia mi ha fatto piacere. La mia adesione alla Lega nasce dalle sollecitazioni di Claudio Durigon, al quale sono legato da rapporti di amicizia da quindici anni. La Lega è un partito di territorio con una classe dirigente seria e preparata che, nella maggior parte dei casi, viene dal basso.
Non la spaventa il diffuso pregiudizio che la Lega faccia gli interessi del Nord?
Salvini è la smentita di questa visione superata della Lega solamente padana. Ne sono testimonianza il suo impegno per le infrastrutture per il Sud, dal ponte sullo stretto di Sicilia all’ammodernamento della rete ferroviaria…
Che tocca Benevento…
Sul ruolo di Benevento nella rete ferroviaria in costruzione (alta velocità Bari-Napoli) o ammodernamento (Salerno-Avellino-Benevento-Campobasso-Termoli) l’impegno con la Lega vedrà anche il beneventano Barone prestare la massima attenzione.
Il Sud viene visto come la zavorra d’Italia. Che cosa può portare a Bruxelles un uomo del Mezzogiorno?
Innanzitutto il valore della storia e della cultura di questo territorio per buona parte già “Magna Graecia”. Ma anche la sua potenzialità nella costruzione di sistemi che valorizzino le risorse naturali. Si pensi all’energia eolica e a quella solare. Noi di Benevento siamo i primi testimoni di questa “rivoluzione”. Non esportiamo solo vini eccellenti, ma anche energia pulita su larga scala, oltre che negli appartamenti privati.
Insomma un uomo del Sud può aiutare l’Europa a fare le scelte giuste?
Direi proprio di sì. Ma servono i voti. Ecco perché invito a partecipare con consapevolezza alle votazioni dell’8 e 9 giugno. Diamo una risposta a chi pensa che il Sud è privo di fiducia nell’avvenire.