Gestione idrica, i gruppi consiliari di opposizione a Palazzo Mosti: ''Cronaca di un disastro annunciato'' Politica
Scrivono i gruppi consiliari di opposizione a Palazzo Mosti Pd - Città Aperta - Civico - Azione - Centro Democratico - Misto: “Da quando il sindaco di Benevento ha deciso di rivolgere le proprie attenzioni alla gestione del servizio idrico nel Sannio, purtroppo sono iniziati i guai.
Mastella, notoriamente
poco incline allo studio delle problematiche amministrative, ha dato
mandato ad alcuni fedelissimi, cui sono state affidate le redini del
Distretto idrico provinciale, di procedere alla costituzione di una
società mista pubblico-privata per l’espletamento del servizio.
La
scelta non contemplava la possibilità di discussione, ed infatti
ogni decisione è stata presa volutamente evitando il dibattito su
possibili alternative: in Molise e a Caserta, ad esempio, si è
optato per la gestione pubblica dell’acqua, mentre da noi questo
modello è stato scartato a priori.
E’ accaduto, però, che
gli zelanti esecutori del diktat mastelliano, vuoi per la fretta,
vuoi per un eccesso di incompetenza, hanno cominciato a combinare
pasticci, spingendo i Comuni della provincia, con la
corresponsabilità dell’Ente Idrico Campano, ad adottare una serie
di atti, puntualmente cestinati per macroscopici vizi di legittimità
dalla sezione di controllo della Corte dei Conti della
Campania.
Morale della favola: dopo due anni non sono stati
capaci di cavare un ragno dal buco!
L’ultimo clamoroso
insuccesso è datato 30 agosto 2024: per la terza volta la Corte dei
Conti ha rispedito le carte al mittente, bocciando le procedure
avviate per la costituzione della società mista.
Nel frattempo,
mentre i nostri eroi si baloccavano nello studio di nuove improbabili
strategie, i beneventani si sono ritrovati nella peggiore crisi
idrica degli ultimi anni, con i rubinetti troppo spesso a secco, e
per di più nel pieno di un’estate torrida. Inoltre la mancata
individuazione del gestore unico del servizio ha impedito di accedere
ai finanziamenti previsti dal PNRR per la manutenzione e
l’efficientamento delle condotte idriche, notoriamente ridotte ad
un colabrodo nella provincia di Benevento.
In pratica, un vero e
proprio disastro: tuttavia annunciato, perché ad ogni Consiglio
comunale sono stati evidenziati al sindaco Mastella le clamorose
incongruenze ed i vistosi errori contenuti nei deliberati che
proponeva. Ma niente da fare, persino quando è stato richiesto di
annullare atti già sonoramente bocciati dalla Corte dei Conti: la
maggioranza mastelliana ha deciso di tirare dritto, andando
immancabilmente a sbattere contro il muro dei rilievi dei giudici
contabili.
Insipienza? Sciatteria? Arroganza?
Secondo noi una riuscita miscela di tutte queste eccelse qualità amministrative. Il punto è che il conto lo pagano i cittadini beneventani, costretti a patire enormi disagi senza che all’orizzonte si profili la soluzione del problema. E allora, se si vuole restituire un minimo di credibilità alla pubblica amministrazione, c’è un'unica soluzione: si dimettano dal loro incarico, e subito, i responsabili di questo sfascio”.