Gioco e dipendenze, Moretti: ''Misure specifiche a partire dal regolamento no slot'' Politica
Angelo Moretti, candidato sindaco della coalizione ArCo, interviene sulle azioni del programma di governo contro il gioco patologico e le dipendenze.
Ecco, di seguito, quanto scrive.
“Gli ultimi dati parlano di cifre che si aggirano intorno agli ottanta milioni di euro all’anno che i beneventani bruciano nel gioco d’azzardo. '
E’
una dipendenza patologica che colpisce soprattutto i giovanissimi e
gli anziani, in particolari i più fragili e quelli che vivono
situazioni economiche di bisogno.
Si tratta di un problema
sociale che il prossimo Governo della città deve affrontare con
coraggio e determinazione. Per almeno due motivi: da una parte,
perché la diffusione del gioco patologico fa il pari con uno stato
di “perdita di senso” da parte di chi si vede senza futuro perché
senza lavoro oppure perché vive una condizione di disagio sociale e
personale; dall’altra perché gioco d’azzardo e povertà sono
sempre più legati in un circolo vizioso che parte dalla speranza per
concludersi in un aumento delle condizioni di disagio materiale: è
un dato sconcertante anche nel Sannio, che si colloca al quarto posto
nella classifica regionale per giocate, al primo posto in Campania e
al sesto in Italia per la presenza di imprese del gioco che nel 2018
sono aumentate del 20,3%.
Nel programma della Coalizione ArCo
abbiamo inserito misure specifiche per il contrasto al gioco
patologico, che parte dall’adozione di un regolamento NoSlot sul
modello di Bergamo e di altri comuni, anche piccoli come Anacapri,
che sono stati coraggiosi ed hanno superato anche i ricorsi
amministrativi intentati dagli esercenti.
Costituiremo un
Osservatorio sul gioco d’azzardo patologico e le no-drug addiction
tra SERD, Ufficio di Piano e Terzo Settore per attuare politiche
innovative di contrasto alla diffusione del gambling ed alla
prevenzione delle no drug addiction.
E, con un metodo già
sperimentato e funzionante di welfare della persona, per le altre
dipendenze patologiche - come le tossicodipendenze che purtroppo, nel
silenzio assoluto, in questa città stanno aumentando
vertiginosamente - sono necessari i progetti personalizzati di uscita
dalle dipendenze.
Per sostenere economicamente gli esercizi commerciali che vorranno dismettere il gioco d’azzardo faremo in modo da riconvertire la spesa del gioco “liberato” in spesa per i servizi della coesione sociale e, infine, attiveremo gli sportelli ascolto nei quartieri e protocollo di presa in carico delle famiglie”.