I capigruppo di maggioranza a Palazzo Mosti: ''L'acqua pubblica non è in discussione'' Politica

L’interrogazione prodotta dalla consigliera De Stasio desta stupore. Purtroppo registriamo che l’esponente leghista continua ad inciampare nel combinato disposto tra inesperienza d’Aula e protagonismo. Una interrogazione su un tema che presto sarà in Consiglio comunale per un ampio e articolato dibattito non è un atto ispettivo, ma solo un pretesto per un attacco politico.

E a proposito di pretestuosità, troviamo ingenerosa l’accusa di inefficacia addebitata alla Gesesa. È il contrario del vero. Se si escludono parentesi minimali e canoniche manovre, il ritmo dell'erogazione è pienamente soddisfacente. A meno che, in totale distonia con le politiche del suo partito e della sua area politica, anche la Lega non voglia sposare il clima di demonizzazione ideologica della partecipazione privata alla gestione idrica.

Da settimane assistiamo alla tambureggiante battaglia di un comitato che ora ha coinvolto anche un nugolo di insegnanti in una crociata assolutamente legittima ma dai connotati di natura ideologica e totalmente politica.

L’acqua pubblica, come tutti sanno, non è in discussione.

La messa all’indice di normali campagne di sensibilizzazione tra i giovani, bollate con frasi inutilmente altisonanti, è chiaramente uno strumento di una lotta politica appoggiata non a caso da movimenti politici, di sinistra radicale, con rappresentanti parlamentari. La difesa di un patrimonio comune come la scuola, non può essere mescolata o peggio confusa con la partigianeria.

Il dibattito sulla risorsa idrica va affrontato e siamo disponibili: ma senza pulsioni pauperiste, vetero-ideologismi e complessi di superiorità morale”. Lo dichiarano, in una nota, i capigruppo di maggioranza di Palazzo Mosti.