I quesiti assembleari di Civico22 Politica

Tre giorni di riunioni congiunte tra Segreteria politica e Coordinamento di Civico22 hanno portato alla deliberazione dei quesiti da sottoporre all’Assemblea degli iscritti.

Eccoli:

1) Chiediamo di celebrare le primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco, in quanto le riteniamo un valido strumento democratico e di partecipazione popolare. Qualora la costituenda coalizione non le accettasse, non riconosceremo alcun vincolo di coalizione.

2) Proponiamo di celebrare le primarie o di individuare un nome unitario per il candidato sindaco, accettando in ogni caso il vincolo di coalizione.

3) Chiediamo che la costituenda coalizione si impegni a individuare un candidato sindaco che abbia una storia di impegno civico coerente con il programma e che abbia il parere favorevole dell’unanimità del tavolo della costituenda coalizione. Nel caso in cui non si raggiungesse l’unanimità, chiediamo che vengano celebrate le primarie, in caso contrario non riconosceremo alcun vincolo di coalizione.

L’Assemblea - si legge nella nota inviata alla Stampa -, nella riunione svoltasi il 29 aprile 2021, aveva infatti deliberato di dare mandato alla Segreteria politica e al Coordinamento di riunirsi per formulare i quesiti da sottoporre alla stessa Assemblea per la consultazione sui prossimi passi politici di Civico22.

Le riunioni sono state svolte regolarmente lunedì 3, martedì 4 e mercoledì 5 maggio: ieri sera la deliberazione, con il voto all’unanimità espresso dalla Segreteria e dal Coordinamento, del testo dei quesiti.

Il voto avverrà nel prossimo fine settimana con le modalità online che verranno rese note agli iscritti a breve. Al voto parteciperanno anche i componenti della Segreteria e del Coordinamento che, nei giorni scorsi, hanno comunicato le proprie dimissioni dai ruoli ma che restano regolarmente iscritti.

Civico22, fin dalla nascita, ha attuato un metodo di democrazia partecipata e deliberativa. Fin dall’inizio, in modo corale e condiviso, abbiamo accolto le differenti opinioni, confrontato idee e linee politiche.

Nessuna posizione è mai stata respinta o ignorata. Per noi il luogo deliberativo dell’Assemblea è stato il cardine dell’attività decisionale, la Segreteria politica ed il Coordinamento i luoghi di decision making e di attuazione programmatica.

Restare nei 22 metri è sempre stata un’azione forse faticosa, ma sicuramente è stata, e resta tutt’ora, la prima “strategia politica” da adottare. Mettersi fuori da quei 22 metri equivale a non riuscire più a mantenere la visione e la relazione con le persone e, quindi, rinunciare alla costruzione di un percorso, prima umano e poi politico”.