Il consigliere regionale Luigi Abbate interviene su 118 e Asl Benevento Politica
“Attualmente i medici del 118, in servizio nei Saut, sono 58 (44 dipendenti e 14 convenzionati) su un organico previsto di 72 unità. A questi vanno aggiunti 6 medici della centrale operativa per un totale di 78 medici. La carenza è, dunque, di 20 unità. Fino ad oggi, compensata con le cosiddette ‘prestazioni aggiuntive’, come previsto dal Ccnl in caso di carenza d’organico. Per colmare la mancanza di unità, la Asl ha pubblicato un bando di concorso per l’assunzione di 10 dirigenti medici. Inoltre, ieri, è scaduto il bando per l’assunzione di medici convenzionati e non sappiamo quanti di essi, a giorni, accetteranno”. A dichiararlo il consgliere regionale Luigi Abbate.
“In
merito a tale questione sono due le proposte che mi sento di
avanzare. In primis, fino a quando sarà possibile coprire tutta la
turnazione con prestazioni aggiuntive non vi è necessità di
modificare l’organizzazione attuale, che sta dando ottimi
risultati. In secondo luogo - continua il medico sannita - se non
sarà più possibile coprire le criticità con prestazioni
aggiuntive, si potrà procedere ad una demedicalizzazione, la più
graduale possibile, con un Saut per volta.
La scelta più
praticabile ed anche meno dolorosa sarebbe quella di demedicalizzare
l’ambulanza di Ginestra degli Schiavoni che è una postazione che
non rientra nei presidi del 118. Attivata, infatti in via
sperimentale nel 2016. Sarebbe assurdo chiudere le postazioni di
Morcone e San Bartolomeo in Galdo per mantenere aperta quella di
Ginestra che oltre a non essere un Saut, effettua pochissime
prestazioni (422 interventi anno) rispetto a San Bartolomeo (736) e
Morcone (952).
La forza lavoro dei medici di Ginestra - aggunge
il consigliere - si potrebbe utilizzare per due soluzioni: per
coprire i turni del Psaut di San Bartolomeo, mantenendo inalterata
l’attuale organizzazione, ma anche per
coprire i turni di un’automedica a San Marco dei Cavoti, a
copertura solo del Fortore e in una posizione piu centrale e
strategicamente più logica.
A queste due prime idee, possiamo
affiancarne una terza e cioè demedicalizzare il Saut di Benevento,
che avrebbe un’auto medica e 2 ambulanze infermieristiche.
L’Asl di Benevento ha poi redatto un progetto di riorganizzazione del 118, - conclude - in cui si prevede la demedicalizzazione di sei ambulanze sul totale di dieci medicalizzate, oggi attive presso le postazioni Saut/Psaut. Alla demedicalizzazione delle sei ambulanze e nello specifico per le postazioni 118 di Benevento, San Salvatore Telesino, Cerreto Sannita, San Bartolomeo in Galdo e Morcone, corrisponderà la fornitura di tre auto mediche, dislocate nei Comuni di Benevento, Telese Terme e San Marco dei Cavoti”.