Istituzione del Consiglio della nuova Camera di Commercio Irpinia-Sannio, Abbate: ''Si faccia chiarezza sull'iter procedurale'' Politica

Nel corso del Consiglio regionale, ho rivolto una formale interrogazione a risposta immediata al presidente della Giunta Regionale e all’assessore alle Attività Produttive relativamente al Decreto Regionale con il quale si è istituito il Consiglio della nuova Camera di Commercio Irpinia-Sannio”. A dichiararlo il consigliere regionale, Gino Abbate.

“Attraverso questo atto - aggiunge - ho richiesto sapere quali azioni intenda assumere l’Assessorato AA. PP. della Regione Campania al fine della salvaguardia degli interessi e dei diritti delle Imprese. Come lo stesso Assessorato intenda giustificare la mancata promulgazione del DPGR, tenendo conto che alla base di tale azione ci siano dubbi o mancanza di certezza frutto di dichiarazioni mendaci, sostenute nel corso del procedimento da parte di determinati partecipanti. Se ritiene, inoltre, nell’interesse delle Classi imprenditoriali, di esercitare i poteri previsti finalmente promulgando il DPGR di ripartizione dei seggi del consiglio della nuova Camera di Commercio Irpinia-Sannio.

Come si ricorderà, infatti, i Consigli camerali delle Camere di Commercio di Avellino e Benevento hanno volontariamente deliberato la fusione dei due Enti, rispettivamente nel mese di luglio e in quello di settembre 2016, antecedente quindi al Decreto legislativo n. 219 del 25 novembre 2016, atto normativo che ha rivoluzionato il sistema Camere di Commercio mirando al ridimensionamento delle stesse. In seguito il ministro dello Sviluppo Economico con decreto del 16 novembre 2016 ha istituito la nuova CCIAA Irpinia Sannio nominando commissario ad acta della procedura il dott. Luca Perozzi, segretario generale della CCIAA di Avellino, successivamente divenuto anche segretario generale della CCIAA di Benevento.

L’iter procedurale di istituzione del Consiglio della nuova CCIAA Irpinia Sannio si è protratto ingiustificatamente per oltre 5 anni, tempistiche dovute dapprima da parte del commissario ad acta che solo a marzo 2018 ha provveduto alia trasmissione degli atti al presidente della Giunta regionale della Campania e successivamente dall'Organo regionale -assessorato AA.PP.

Solo a termine di superflue verifiche, con Determinazione n. 1/2022, ha provveduto finalmente ad avviare la selezione per nomina del segretario generale, senza però tener conto che alla base di tale nomina avrebbe dovuto esserci una figura in grado di garantire la continuità dell’azione amministrativa.

Ritardi, errori procedurali ed imprecisioni letterali nella trascrizione degli atti hanno causato concreti problemi al sistema economico locale, vittima già di una situazione socio-economica preoccupante.

Auspico - conclude il consigliere regionale - che la Regione Campania dimostri la sua vicinanza alle aree interne accelerando i processi di rilancio del commercio, dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, dei servizi e del turismo attraverso l’emanazione del decreto de quo”.