Noi Campani: ''Moretti e Perifano hanno celebrato il matrimonio del potere'' Politica
«La città assiste alla fase finale della pantomima della rivoluzione gentile tanto decantata dal candidato sconfitto al primo turno Moretti. In queste ore con la sottoscrizione degli apparentamenti - scrive Noi Campani - possiamo dire che i due candidati sconfitti al primo turno Moretti e Perifano hanno tolto le maschere anzi, sarebbe più opportuno per qualcuno dire, il cappuccio.
L’apposizione delle firme degli apparentamenti
costituiscono la formale ‘celebrazione del matrimonio del potere e
per il potere’. A riprova che l’unica ragione di tale scelta sia
il potere è costituita dal fatto che, con un tratto
d’inchiostro, sono riusciti a mettere insieme la tradizione
cattolico-democratica che qualcuno ha tentato di rappresentare, al
primo turno, con la più radicale posizione di contrasto alla
dottrina della chiesa.
Verrebbe addirittura da dire che Moretti
e Perifano non solo stanno tentando di mettere insieme ‘il diavolo
e l’acqua santa’, ma addirittura grazie alla disinvoltura
camaleontica rispetto al potere di Moretti si rischia di rendere
subalterno il patrimonio di valori della dottrina cattolica ai valori
di altre associazioni organizzate su base ‘iniziatica e di
fratellanza’ abituate ad operare con il favore delle tenebre,
stante la marginalità di Moretti in questa nuova veste di
alleato-fratello povero.
Gli elettori e i candidati di ‘PER’
che hanno gridato, con forza sino al 13 agosto “la nostra rete
politica si ispira al magistero della Chiesa che esprime un giudizio
negativo sulla massoneria”, sono consapevoli della piroetta
politica posta in essere con questo matrimonio politico per il potere
che ne consegue all’apparentamento? Lo sanno che il loro simbolo e
quello che rappresenta sarà posto vicino a simboli che rappresentano
anche altro?
Altra perla di questo matrimonio del potere,
suggellato con la sottoscrizione dell’apparentamento, riguarda la
lista che si ispira alle battaglie e ai valori di ‘Altrabenevento’
che grazie a questa scelta disinvolta sul piano politico, con poche
gocce di inchiostro dovrà, di fatto, riconoscere la piena
convergenza programmatica con Perifano, Del Basso De Caro, Fausto
Pepe e Claudio Principe.
Da oggi i cittadini beneventani devono
dedurre che Corona, Pepe, Perifano, Del Basso De Caro e Claudio
Principe hanno la medesima piattaforma programmatica, ovviamente
anche su materie urbanistiche e lavori pubblici!
In politica le
nuove alleanze sono sempre possibili ma l’onestà intellettuale e
la trasparenza necessaria nelle competizioni implica che queste cose
vadano ben spiegate agli elettori, altrimenti ogni scelta compiuta
nell’equivoco potrebbe assurgere a tentativo di raggiro degli
elettori.
Tutto ciò è ancora più incomprensibile nel caso di
specie avendo, tra i protagonisti del nuovo patto del potere, uno che
negli ultimi 20 anni è assurto a tribuno sannita dispensando patenti
di legalità e onestà quasi fossero coriandoli; finalmente abbiamo
capito che anche lui ‘ha sempre inseguito il potere’».