Picariello: ''FI su concorso preda di populismo, chiacchiericcio ed errori grossolani'' Politica

Prendiamo atto che ormai Forza Italia è diventata la succursale del peggior populismo: accuse disordinate e sospetti preventivi che nemmeno i grillini della prima ora avevano messo in campo. Talmente accecati, oltre che strumenti ingenui di boscosi e viscosi pettegolezzi di chi evidentemente non guarisce da mal di pancia, da smarrirsi nelle tenebre del peggior chiacchiericcio”, così in una nota il consigliere comunale di maggioranza Antonio Picariello.

Avendo il dovere morale di tutelare la reputazione dell’Amministrazione che sostengo sotto il profilo politico, abbiamo appreso che i test preselettivi sono stati comunque tutelati dal sistema digitale della lettura ottica. L’utilizzo dei dispositivi informatici, come la giurisprudenza in materia evidenzia, pur non essendo obbligatori, sono preferibili solo dalla fase concorsuale propria (prova scritta). Tale non è la prova preselettiva, come noto funzionale a scremare la platea dei concorrenti sulla base delle competenze certificate attraverso test. Il concorso vero e proprio, è elementare, inizia successivamente.

All’Inquisizione in salsa Forza Italia chiediamo come venga in mente di mettere in dubbio così platealmente l’integrità di una società privata che si occupa, in maniera professionale, di organizzazione concorsuale?

E’ incredibile che siano discusse perfino le domande dei questionari, come fanno gli studenti al bar dopo l’esame. E perché non sono stati e non sono così malevolmente attenti anche per concorsi in altre zone e altri comuni della provincia.

Il dirigente alle Risorse Umane ha già chiarito che i suoi legali stanno valutando il potenziale diffamante della campagna di fango orchestrata ai suoi danni da Forza Italia. Fa specie inoltre che il responsabile della legalità e sicurezza regionale di F.I., confonda in modo così grossolano il contratto dirigenziale dall’incarico dirigenziale. I suggerimenti dati a Fragassi sono obsoleti e sbagliati.

Santamaria ha già sottoscritto due contratti a tempo determinati con il Comune di Benevento, uno nel 2019 e uno più recentemente nel 2022. In entrambi i casi erano previste delle materie di competenza come incarichi ma successivamente, come la legge consente, il sindaco ha deciso di conferire altri e diversi incarichi. Quindi nessun incarico è esercitato illegittimamente da Santamaria.

Poi, per concludere, mi permetto di dare un altro consiglio ai dirigenti di Forza Italia: la smettano di chiedere a Santamaria di dimettersi dagli incarichi dirigenziali in quanto questo non è possibile. Santamaria, al pari di qualsiasi altro dipendente pubblico, ha l’obbligo di sottostare alle disposizioni e agli indirizzi che l’Amministrazione gli impartisce e quindi non si può dimettere da un bel niente”, conclude Picariello.