Scuola e contagi, Megna: ''Amministrazione dovrebbe garantire servizio essenziale e non sacrificare studenti'' Politica
“Bisognerebbe fare attenzione alla diffusione dei dati dei contagi e a dichiarazioni un po’ affrettate: comprendiamo che l’attenzione del sindaco sia rivolta ultimamente al contesto più nazionale che locale, ma ancora non si conoscono i dati relativi alla città di Benevento, che già si preannuncia una chiusura prolungata a gennaio.
Eppure -
scrive Giovanna
Megna,
consigliera comunale di Civico22 a Palazzo Mosti - sono di stamattina
le dichiarazioni del ministro
Bianchi, decisamente contrario all’allungamento delle vacanze
natalizie, che riferisce numeri tutt’altro che allarmanti: i
positivi dentro le scuole sono al di sotto del’1% e le classi in
dad circa il 2,5%. Del resto l’ipotesi ha scatenato anche l’ira
dei presidi, in particolare Giannelli - presidente dell’Associazione
Nazionale Presidi - ha ricordato anche stamattina come alcuno studio
ad oggi abbia messo in correlazione l’aumento dei contagi con la
scuola in presenza, mentre numerosi sono gli esperti che, dati alla
mano, hanno evidenziato i danni del ricorso prolungato alla
dad.
Tornando alle recenti dichiarazioni del sindaco,
che non fosse solo questione di due o tre giorni, purtroppo si era
già intuito, ed è stato immediatamente chiaro anche per gli
studenti e gli insegnanti, contrari ad una chiusura incomprensibile e
improvvisa.
Certamente che altri sindaci abbiano deciso di
seguire Benevento non può essere di conforto, se anche tali
ordinanze non si basano su dati solidi locali, ma hanno le stesse
lacune, riportando esclusivamente dati regionali.
Verrebbe da
chiedersi, invece, come mai il presidente
De Luca - prosegue Megna - non abbia deciso di chiudere tutte le
scuole della Regione. Del resto, che si debba far ricorso a questi
numeri per giustificare il provvedimento non meraviglia più di
tanto: non abbiamo avuto notizia dalla stampa di importanti focolai
cittadini nelle scuole, continuiamo ad ignorare i dati di eventuali
cluster scolastici e così si rischia di mortificare il lavoro enorme
che dirigenti, insegnanti e anche le famiglie stanno facendo per
assicurare che la scuola sia in presenza. Da mesi dall’opposizione
sono arrivate richieste, condivise anche dai pediatri, di un tavolo
interistituzionale per le scuole, a lungo sacrificate, anche rispetto
al resto d’Italia, con importanti ripercussioni sul rendimento e
sull’equilibrio psico-fisico degli studenti campani.
Queste sollecitazioni tuttavia - aggiunge la consigliera di opposizione - sono cadute puntualmente nel vuoto, si è preferito chiudere, così come ancora si attende risposta all’interrogazione presentata per la risoluzione dei disagi di un unico punto per il testing scolastico presso la sede di Via Mascellaro. Insisteremo con fermezza su questo aspetto e siamo disponibili alla massima collaborazione, così come già dimostrato con l’attuazione dei Patti educativi, perché l’obiettivo di questa Amministrazione dovrebbe essere garantire un servizio essenziale come la scuola e non sacrificare ancora una volta gli studenti, gli unici a pagare fino ad oggi”.