ZES di Ponte Valentino, Cicatiello - Miceli: ''Barone conferma che si sono persi per strada 21 milioni di euro''  Politica

Lorenzo Cicatiello e Angelo Miceli, rispettivamente segretario e capogruppo per Città Aperta, intervengono sull’esclusione della ZES di Ponte Valentino dal riparto dei fondi del PNRR destinati alle ZES della Campania.

In un comunicato stampa - scrivono - il presidente dell’ASI, Luigi Barone, conferma - e non poteva essere diversamente - l’esclusione della ZES di Ponte Valentino dal riparto dei fondi del PNRR destinati alle ZES della Campania: 136 mln/€ di investimenti, ripartiti tra l’area industriale della Valle Ufita (AV), quella di Maddaloni (CE), ed ancora Nola (NA) e Salerno.

La penalizzazione della sola ZES di Benevento - affermano Cicatiello e Miceli - è un fatto molto grave: nel Piano predisposto dalla Regione Campania per l’impiego dei fondi del PNRR (Next Generation Campania), e trasmesso al Governo in data 30.04.2021, era espressamente prevista, a valere sulla Missione PNRR n. 3- Infrastrutture per una mobilità sostenibile, Progetto n. 4- Interventi per la valorizzazione delle aree ZES e per il riammagliamento con l’AV/AC NA-BA, una dotazione di 21 milioni di euro per il potenziamento infrastrutturale della ZES di Ponte Valentino, oltre all’investimento necessario per la realizzazione del collegamento ferroviario dell’area industriale con la direttrice AV/AC Napoli-Bari.

Che fine hanno fatto i 21 milioni di euro destinati a Benevento?

Perché, rispetto all’originaria programmazione, l’unico intervento stralciato in fase di attuazione del PNRR è quello che riguarda la ZES di Benevento?

Come mai nessuna voce si è levata quanto meno per chiedere spiegazioni al Governo e alla Regione?

Interrogativi ai quali il presidente dell’ASI non ha dato risposta - rilevano amaramente gli esponenti di Città Aperta -, pur fornendo rassicurazioni circa un possibile recupero dell’investimento in virtù di un “impegno” che in tal senso sarebbe stato assunto dalla Regione Campania, ma che, almeno allo stato, non risulta formalizzato in alcun deliberato.

Ci sia consentita una considerazione: l’inserimento di un finanziamento di 21 milioni in un documento ufficiale di programmazione, approvato dalla Regione e trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, costituiva ben più di un generico “impegno” verbale, eppure è stato disatteso!

E dunque, a questo punto, al di là delle buone intenzioni dei singoli, occorre un chiarimento immediato e formale con la Regione e con il Governo, attivando una iniziativa che coinvolga unitariamente tutte le nostre rappresentanze istituzionali ai vari livelli.

Per quanto ci riguarda - concludono Cicatiello e Miceli - solleciteremo sulla questione la dovuta attenzione degli organi comunali per evitare che passi sotto silenzio l’ennesima beffa ai danni del territorio”.