527-Riccardo il Sovrano In scena con la compagnia teatrale Red Roger di Benevento Società
Sabato 7 dicembre si è conclusa la rassegna teatrale
2024 allo Spazio Eidos di San Giorgio del Sannio, con un finale di
stagione esuberante e coraggioso. Dalla regia di Pier Paolo Palma dei Red
Roger, la storia di Riccardo Schicchi, un uomo, un imprenditore, un
imputato o meglio il sovrano del mondo del porno, in una Italia anni ‘80
fortemente retrograda. Tra trame di accuse, giudizi e nuovo senso di libertà,
la narrazione ha offerto uno spaccato di quegli anni in cui ha preso vita
l'opera di colui che, più di tutti, avrebbe violato l'articolo 527 della legge
sul pubblico pudore.
Forse il motivo non è uno solo quello che ha spinto i Red
Roger a scegliere di mettere in scena la storia di Riccardo Schicchi. Basti
pensare, però, alla grandezza visionaria di questo imprenditore venuto dalla
Sicilia e a quelle intuizioni geniali che, a ragione, lo hanno portato ad
essere definito il sovrano, così come recita anche il titolo dello
spettacolo, del mondo del porno. Riccardo Schicchi è stato porno per il cinema,
tra le sue creature ci sono state Ilona Staller e Moana Pozzi, ma anche porno
per il mercato delle famose VHS, porno per le linee telefoniche, nonché porno
per gli scranni del Parlamento italiano. L'infinito mondo della
sessualità, dunque, declinata in ogni sua forma e che diviene accessibile a
tutti, nello spazio ristretto e retrogrado dell'Italia degli anni ottanta e
novanta.
Il Riccardo scritto da Pier Paolo Palma è
particolare, un po' come altri suoi racconti, tipo il Tesla dello spettacolo Edison
vs Tesla.
Un personaggio avvolto da una coltre di mistero che sembrava averlo relegato in ombra, senza appello e che, invece, grazie alla drammaturgia del regista, è riemerso in una luce diversa e affascinante. Riccardo non è un personaggio positivo, volendolo ammettere, ma la messinscena non ha avuto nessuna pretesa di indagare quei punti oscuri legati alle vicissitudini dell'uomo imprenditore, per evitare di apporre qualsiasi tipo di giudizio. Pier Paolo Palma come Riccardo, con Georgia de'Conno, nei panni principali della porno diva per eccellenza, Cicciolina, ed Eugenio Delli Veneri nelle vesti di vari altri personaggi, insieme hanno saputo inscenare, sul palco, i fatti e gli scandali più emblematici dell'epoca. Dietro attenta documentazione, le testimonianze del tempo hanno offerto la possibilità agli attori di raccontare un'altra storia, quella più brutale e assurda, ma anche di evidenziare le sfaccettature contraddittorie del protagonista e della società in cui si muoveva. Attraverso una scenografia minimale ed efficace, curata da Georgia de'Conno, la compagnia è riuscita a presentare una commedia brillante, divertente e per nulla volgare o scabrosa, oltre ogni possibile imbarazzo legato alla tematica.
C'è stato spazio anche per un momento di riflessione, accompagnati dalle note musicali selezionate da Massimo Varchione ed Eugenio Delli Veneri, su quella Italia che non esiste più o, forse sì, esiste ancora, ma altrove nel mondo. A questa stessa tematica del porno, attualmente, si sta dando una certa risonanza, con tante altre produzioni legate alla sua nascita in Italia con serie tv dedicate, ma anche alla vita di quelle creature dette porno dive, nate dalla mente irrequieta di Riccardo Schicchi. Su questa scia, i Red Roger hanno voluto contribuire con il loro spettacolo, ma in modo diverso ovvero da un'altra prospettiva, senza sottolineare il pruriginoso, senza nessun riferimento a scene sessuali, senza indagare né accusare nessuno.
Una storia, quella di Riccardo, che si intreccia perfettamente con la storia della società italiana del tempo. Il problema nell'affrontare questa tematica che permane, ma che può diventare occasione per parlare della nostra società; perché, in fin dei conti, il porno è una delle sue tantissime facce.
...se la pornografia è un brutto nome o una brutta città, la guerra allora...(dalle parole di Riccardo Schicchi-il sovrano).
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ROSSELLA MERCURIO