''82100'': il joint album di Lil Manda e ZOO Società
Il 30 giugno è uscito “82100”, il nuovo album nato dalla collaborazione dei rapper Lil Manda e ZOO, due volti noti della scena musicale beneventana. Entrambi vantano pubblicazioni da solisti, collaborazioni con altri artisti ed esibizioni in eventi culturali locali, come Benevento Città Spettacolo, e in festival di rilievo nazionale, come il Limen Festival. Li abbiamo intervistati per entrare nel merito del progetto musicale “82100” e, più in generale, per comprendere a fondo le ragioni della loro scelta di incrociare i percorsi artistici.
Avete rotto il silenzio con “Un demone dentro”, il corto di promozione dell’album, che ha riscosso grande successo.
L’idea è nata dalla volontà di parlare a tutti con una voce che colpisse dritta al cuore, anzi, allo stomaco. “Un demone dentro” non è altro che il conflitto con cui ogni beneventano convive: quello di chi non vuole abbandonare la propria terra, ma, al tempo stesso, sogna prospettive migliori altrove; o quella di chi è lontano, ed è diviso tra il rammarico di non essere a casa e la soddisfazione di essere valorizzato per le proprie qualità. Il tema del conflitto interiore è uno dei concept fondamentali del disco, e con il corto abbiamo voluto dargli più forza. Dare più forza alla nostra città.
“82100 il nuovo album di Lil Manda e ZOO dal 30 giugno fuori su tutti i digital store”. La città è tappezzata di cartelloni pubblicitari con questa scritta.
Sì, l’obiettivo è quello di arrivare a tutti, di essere presenti in ogni quartiere e di rappresentare ogni contrada. La nostra musica fa questo: rappresenta. Per questo motivo vogliamo che venga ascoltata ovunque: siamo orgogliosi di quello che facciamo e di avere un seguito di persone che credono in noi. Ma soprattutto, abbiamo voluto comunicare che per noi la musica non è un gioco, è un lavoro. Deve passare l’idea che anche a Benevento il Rap è una cosa seria, e non un passatempo adolescenziale.
“82100”: cosa si nasconde dietro la scelta di un titolo che ha per noi beneventani un significato inequivocabile?
“82100” è il manifesto di Benevento, è una rivendicazione di appartenenza. Agli occhi di tutta Italia, non solo della scena Rap, la nostra città è sconosciuta. Siamo spesso costretti a dire che siamo di “Benevento, vicino Napoli”. Questo disco, i nostri progetti, hanno lo scopo di affiancare il nostro nome a quello delle province importanti della penisola, di far sapere che Benevento esiste e ha qualcosa da dire. Non è un caso che molte persone originarie delle nostre parti hanno raggiunto traguardi importanti: questo vuol dire che la nostra gente vale, e deve saperlo tutta Italia. Per tradurre questo concetto in musica abbiamo organizzato una sessione artistica in Puglia, e lì il progetto ha preso forma.
Molti artisti scelgono la strada di una sessione intensiva per concepire i loro prodotti artistici. Com’è stata la vostra esperienza? Raccontateci un aneddoto.
Un bel ricordo che abbiamo è l’origine di “Cuba libre e Mojito”. I primi giorni in Puglia ha piovuto, e questo ci ha un po’ demoralizzato. Poi una giornata di sole ci ha risollevato, e abbiamo deciso di festeggiare con un aperitivo a base di Rum. Ci siamo dati da fare e abbiamo preparato da bere per tutti. Mentre sorseggiavamo i nostri cocktail sulle sdraio in terrazza, Manda è scattato in piedi e con la luce negli occhi ci ha detto: «Wagliù, ma vi immaginate un chiringuito a Piazza Risorgimento che fa Cuba Libre e Mojito per tutti?». In quel momento ci siamo gasati, abbiamo deciso di andare a scrivere il ritornello, e così è nato “Cuba Libre e Mojito”. È bastato un po’ di sole e una bevuta tra amici.
Dobbiamo aspettarci altro dall’album?
Certo, questo è solo l’inizio: abbiamo tanta roba da tirare fuori, ma non vogliamo anticiparvi nulla. Quello che possiamo dirvi, è che la prossima uscita sarà il video ufficiale de “La mia città”. Abbiamo deciso di pubblicarlo per primo perché è in continuità con la promo “Un demone dentro”: l’estetica riprende quel mood dark, e il brano non è altro che la traduzione in musica di ciò che abbiamo espresso con il corto. Ma, ripeto, è solo l’inizio. L’inizio della rivalsa di Benevento, della mia città. Grazie.
NICOLA CAPOSSELA