A proposito di cattive abitudini degli automobilisti Società

La propria ed altrui sicurezza stradale non derivano soltanto dal rispetto dei limiti di velocità, ma anche o soprattutto dalla piena efficienza del proprio autoveicolo, da una guida attenta, non soggetta a distrazioni, dallo stato psicofisico del conducente e, manco a dirlo, dalle buone condizioni della sede stradale.   

Troppo spesso negli ultimi tempi assistiamo invece sulle nostre strade alla più completa disattesa del codice della strada e in spregio alle più elementari norme non codificate del buon senso comune. Nella top list c’è l'indiscriminato uso del cellulare durante la guida che, come ampiamente dimostrato, distrae volenti o nolenti dalla guida. E per ovviare a ciò, consapevolmente o no, il guidatore, anche per non accrescere i propri ed altrui rischi, è portato a ridurre drasticamente la velocità. Questo comportamento, nella migliore delle ipotesi, in caso di percorso collinare, e quindi con molti tornanti, ove è difficile per chi segue affrontare un sorpasso in condizioni di sufficiente sicurezza, porta inevitabilmente al crearsi di lunghe file con susseguente intralcio alla circolazione.

Ma quello che negli ultimi tempi è andato sempre più divenendo un fenomeno diffuso e preoccupante al tempo stesso, è il viaggiare, al sopraggiungere delle tenebre, con il sistema d'illuminazione dell’auto in condizioni, a voler usare un eufemismo, non proprio appropriate. Chissà, forse per effetto della crisi, forse per l’aumento indiscriminato dei costi degli elettrauto, s’incrociano sulle nostre strade sempre più autoveicoli con un faro d'intensità luminosa talmente accecante che deve andare a sopperire evidentemente l’altro fioco quando non del tutto spento.

A quanto pare il sempre più inutile balzello periodico dei circa 70 euro per la revisione delle auto, alfine di avere mezzi efficienti sulle strade, diviene così una vera e propria presa per i fondelli.

Ai veicoli circolanti anzidetti si aggiungono, chiamiamoli così, i conducenti distratti che ti puntano contro gli abbaglianti incrociandoti sulla strada, ed evidentemente non per distrazione, se allorquando li lampeggi, o alla fine non volendone sapere di smetterla di accecarti a tua volta gli punti gli abbaglianti, non se ne curano più di tanto proseguendo imperterriti il loro cammino con i fari lunghi.

Poi ci sono quelli che in pieno festival delle luci e con un’ottima visibilità, ossia senza nebbia e senza pioggia, se ne vanno in giro, contravvenendo logicamente al codice della strada, con i fendinebbia accesi.

Naturalmente tutti costoro contando sul fatto di restare impuniti ben consapevoli che sulle nostre strade trovare una qualsivoglia pattuglia delle forze dell’ordine è evento raro, anzi, esiste un codice d’onore (sic!) tra automobilisti, notando un’auto in servizio dei carabinieri o della polizia, di lampeggiare i veicoli provenienti in senso opposto quale segnale convenuto per avvertirli di stare attenti in quanto a breve la pattuglia della stradale potrebbe, e qui il condizionale è d’obbligo, fermarli.

GIANCARLO SCARAMUZZO

giancarloscaramuzzo@libero.it 

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