Addio cara Enza, giovane beneventana morta in Svizzera Società
Si terranno domani, venerdì 2 settembre, alle ore 10.00, presso il Duomo di Benevento i funerali di Enza Cappabianca, la 20enne morta in un incidente stradale avvenuto sull’A2 nel territorio di Gnosca, in Svizzera, nel pomeriggio di domenica scorsa.
Per la giovane, che stava rientrando in Italia dopo una visita al Parlamento Europeo di Strasburgo insieme alla delegazione italiana di Alumni, sono risultate fatali le lesioni riportate a seguito del sinistro mentre si trovava a bordo di un van, insieme ad altre cinque persone.
Dolore in città. Enza era conosciuta nel mondo della scuola e non solo. Tanti i messaggi per lei sui social. Amici o semplici conoscenti hanno inondato il suo profilo con toccanti messaggi di cordoglio.
Enza Cappabianca, collaborava tra le altre cose anche con il CorriereNazionale.net ed il suo direttore, Antonio Peragine, ha scritto un tenero ricordo in sua memoria che qui di seguito pubblichiamo in forma integrale.
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Ricordare
fa bene al cuore e migliora le nostre giornate: è vero che mette
molta tristezza perché in fondo quei momenti, non potremo più
riviverli con la persona che ha fatto parte della nostra vita; è
anche vero però che sono proprio i ricordi a tenerci uniti a chi non
c’è più: essi rappresentano un ponte indistruttibile tra noi e
loro, tra la Terra e la vita eterna, posti che possiamo solo
immaginare e in cui loro, e lei , la nostra cara amica e
collaboratrice Enza Cappabianca appena scomparsa, stanno vivendo in
pace.
È inutile dire che ho difficoltà a trovare le parole
giuste e che posso solo tentare di scrivere perché, essendo una
vecchia penna, trovo che sia il mezzo più potente che ho a
disposizione per lasciare che il cuore parli al mio posto.
Chi
mi conosce sa che sono padre anche io e che la notizia della morte di
un giovane riempie sempre di profondo sgomento ma questa volta il
dolore trafigge ancor di più perché Enza io l’avevo conosciuta
bene.
Quasi un anno fa il mio co-direttore Daniela Piesco mi
propose di esaminare la candidatura e il curriculum di una giovane
ragazza sannita.
“È giovane” mi disse “ma so che lei le
darà l’opportunità che merita”.
Colpito e affondato.
I
giovani sono la mia vita e da anni mi occupo della loro formazione e
delle loro problematiche.
Credo che non sia mai abbastanza lo
spazio da dedicargli a partire dalla politica e sapete perché?
Perché
i giovani del nostro millennio hanno l’ansia per il futuro. Sono
terrorizzati non solo dagli effetti del Covid, dalle preoccupazioni
legate alla crescita e dall’ansia per la ricerca di un lavoro, ma
anche dall’estremo cambiamento che sta interessando il nostro
clima. Obbligati ormai a crescere a distanza, sotto l’effetto della
Dad, in un mondo in cui la tecnologia gli fa sempre più da
babysitter, i ragazzi ci stanno manifestando la loro angoscia. Sempre
chiusi dentro le loro case, tendono all’auto isolamento,
terribilmente preoccupati per un futuro che non ci sarà.
Hanno
la fobia dell’instabilità, non riescono ad immaginarsi da grandi,
non riescono a vedersi con dei figli. Questa deformazione della
percezione del futuro, sta lacerando silenziosamente una grossa fetta
di strato sociale, con ripercussioni gravissime e irreversibili sulla
salute mentale dei più giovani.
Enza fu accolta benissimo in
redazione e sin da subito instaurammo un rapporto di profondo
rispetto e stima reciproca
Enza era capace, intelligente,
collaborativa, sempre un passo avanti agli altri e pareva non
stancarsi mai.
La sosteneva l’entusiasmo della sua giovane
età..
Quasi immediatamente capii che era in grado di
consigliare adeguatamente gli altri tirocinanti che seguivano il
corso di formazione presso le mie testate e decisi, assieme al mio
co-direttore Daniela, di assegnarle il posto di tutor.
Quel
tempo purtroppo è passato e mi ritrovo qui a pensarti e a scriverti,
a immaginarti tra gli angeli in festa e a sperare che lì tu stia
meglio.
Nessuno di noi avrebbe mai immaginato che questo giorno
sarebbe arrivato così all’improvviso e che saremmo stati qui a
ricordare insieme la bella persona che eri cara Enza.
Ricordo il
giorno in cui mi telefonasti per chiedermi una lettera di referenze
per uno dei tanti progetti che portavi avanti nonostante la tua
giovane età.
“Direttore mi serve il suo aiuto , ho bisogno
della sua attestazione di stima” furono le tue parole.
Beh,
posso solo dirvi che mi affrettai a scrivere quella lettera di
raccomandazione per non smorzare quel sorriso.
Ciao Cara Enza, riposa in pace.