Alimentazione e calcolosi delle vie urinarie Società
I calcoli delle vie urinarie sono concrezioni cristalline che si formano in seguito alla precipitazione e successiva aggregazione di sostanze disciolte nelle urine. La calcolosi urinaria è una patologia molto diffusa, presente in ogni latitudine, con elevata frequenza di recidive; è universalmente riconosciuto che una corretta dieta alimentare può contribuire a ridurre parzialmente il rischio di formare nuove concrezioni calcaree, assumendo così un ruolo importante come meccanismo di prevenzione delle recidive.
I meccanismi fisiopatogenetici che sono alla base della formazione dei calcoli delle vie urinarie, sono molteplici, complessi e multifattoriali, ma semplificando al massimo si può affermare che i calcoli sono la risultanza tra la concentrazione di sostanze litogene nelle urine (calcio, ossalato ed acido urico), la concentrazione di sostanze capaci di inibirne la concentrazione (citrato, magnesio) e la quantità del solvente in esso disciolte (l’urina).
La maggior parte dei calcoli delle vie urinarie sono costituiti da ossalato, carbonato e fosfato di calcio, nel 10% dei casi da Acido Urico e nel 20% dei casi da Struvite, secondari questi alla presenza di una infezione delle vie urinarie.
L’alimentazione svolge un ruolo importante nella composizione chimica delle urine e la quantità di acqua introdotta giornalmente con la dieta rimane un pilastro nella prevenzione della formazione dei calcoli. Il regime alimentare da consigliare può variare a seconda della composizione chimica del calcolo, anche se è bene sottolineare che il rispetto di regole dietetiche prescritte, non impedisce la formazione dei calcoli, ma può ridurne tuttavia il rischio di recidive, perché la genesi dei calcoli è, come si è già detto, multifattoriale e tiene conto anche di fattori genetici, metabolici ed anatomici.
Per qualsiasi tipologia chimica di calcolo, aumentare l’apporto idrico è fondamentale, sia per diluire le urine, sia per favorire la eventuale eliminazione di aggregati calcarei di piccole dimensioni. La quantità ideale di acqua da assumere dovrebbe essere di 2-2,5 litri al dì, ma tale indicazione può variare a seconda delle condizioni ambientali. E’ consigliabile bere acqua con un basso residuo fisso, cioè con basse quantità di Sali di calcio disciolti. Questa indicazione tuttavia non trova conforto in studi clinici validati, anzi sembrerebbe che l’assunzione di acque definite dure, possa per mezzo dei Sali di calcio in esse disciolte, ridurre l’assorbimento intestinale degli ossalati, favorendone così la eliminazione con le feci. In ogni caso sono bandite le acque minerali gassate e le bevande gassate con alti contenuti di zuccheri disciolti.
Anche la diffusa raccomandazione di ridurre alimenti ad alto contenuto di calcio come latte e latticini, non ha riscontri scientifici validi, in quanto una elevata concentrazione di calcio nelle urine non dipende solo dalla dieta. Recenti studi hanno invece dimostrato che il calcio possa avere addirittura un ruolo protettivo nella genesi dei calcoli di ossalato, in quanto il calcio presente nel lume intestinale può legare l’ossalato e formare un composto, l’ossalato di calcio, non assorbibile e quindi eliminabile con le feci. La raccomandazione è quindi di assumere la giusta quantità di calcio con la dieta (circa 1 - 1,3 gr al dì), senza eccessi né particolari restrizioni.
E’ più utile ridurre invece i cibi contenenti una quantità eccessiva di ossalato, quali per esempio il cioccolato, la frutta secca, alcuni tipi di verdure, i pomodori piuttosto verdi ed il the. La carne rossa, gli insaccati ed in generale i cibi ricchi di proteine animali apportano un elevato carico di acido urico e devono quindi essere ridotti nella calcolosi da Acido Urico, dando invece preferenza alle proteine vegetali come i legumi. Un discorso a parte va fatto per il sale da cucina che comporta un rischio elevato per la formazione di calcoli delle vie urinarie, sia di ossalato di calcio che di Acido urico. Si consiglia pertanto di non eccedere nel consumo di sale da cucina e di cibi conservati sotto sale.
Riassumendo, per una buona prevenzione delle recidive di una calcolosi urinaria, è bene seguire queste brevi regole dietetiche:
▪ Bere almeno 2-2,5 litri di acqua al dì.
▪ Evitare bevande alcooliche, zuccherate e gassate.
▪ Ridurre l’apporto del sale da cucina.
▪ Mantenere un normale apporto di calcio.
▪ Ridurre, se possibile, l’assunzione di cibi contenenti ossalati.
▪ Ridurre l’assunzione delle proteine animali a vantaggio di quelle vegetali.
▪ Limitare i cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
ENZO TRIPODI