Anche a Benevento è psicosi coronavirus Società

Oggi che i riflettori mondiali sono puntati sulla Cina e sulle vicende legate al Corona Virus, anche in Italia si parla molto, e purtroppo molto spesso a sproposito, di usi, costumi e tradizioni orientali. Paese dalle mille sfaccettature con una storia millenaria, la Cina ha conosciuto nei secoli una grandissima emigrazione che ha portato al nascere di comunità, più o meno grandi, in ogni angolo del globo; Italia inclusa. Se nei grossi centri, come Milano, è orientale il cognome più diffuso, anche nella nostra Benevento si sono trasferiti nel tempo molti cittadini dalla Terra del Dragone, che hanno portato la loro cucina, i loro modi gentili e la loro riservatezza. Per sfatare qualche mito e per cercare di capire qualcosa in più su un popolo da sempre riservato e, apparentemente, chiuso soprattutto per noi italiani abituati ad essere molto più espansivi, abbiamo posto qualche semplice domanda allo staff di Hokkaido, giovani ragazzi che hanno stanno cavalcando con successo l’exploit della cucina asiatica.

Come mai vi trovate a Benevento?

Da quel che sappiamo, è da più vent’anni che si attesta la presenza stabile di cittadini cinesi in questo capoluogo, i quali hanno avviato nel tempo attività nel commercio e nella ristorazione tradizionale. Noi, nello specifico, veniamo dalla provincia dello Zhejiang, zona sulla costa orientale della Repubblica Popolare Cinese (a nord di Shanghai ndr) e siamo in Italia da quando eravamo piccoli. Da quando ci siamo trasferiti abbiamo cambiato diversi centri prima di stabilirci in questa tranquilla cittadina del Sannio.

Vi piace Benevento e l’idea di vivere qua?

Ci piace molto Benevento della quale amiamo soprattutto la tranquillità, ed essendo cresciuti qua da quando eravamo piccolissimi è qui che abbiamo seguito i nostri percorsi scolastici e preso i nostri diplomi. Per quanto le nostre origini potrebbero riportarci un giorno in Patria, per il momento la nostra idea è quella di rimanere a lungo e costruire il nostro futuro con la nostra famiglia e lavorare senza avere problemi con nessuno e in armonia con tutti.

Vi piace la cucina campana?

Andiamo spesso a mangiare italiano e anche a casa cuciniamo volentieri piatti tipici della penisola: spaghetti con vongole, pasta al ragù…ci piacciono molto!

Siete preoccupati per quel che sta accadendo in Cina?

Non siamo molto preoccupati per i nostri parenti e in generale per quel che sta accedendo perché il governo sembra aver preso le giuste decisioni per affrontare al meglio la diffusione del virus. Da quel che noi sappiamo il contagio si sta arrestando anche grazie alle persone che rimangono nelle proprie abitazioni e a tutti gli sforzi e le risorse messe in campo. Noi dall’Italia non possiamo fare molto e speriamo solamente che il tutto si risolvi rapidamente.

Avete notato dei cambiamenti nei vostri confronti in questi ultimi giorni?

Ultimamente la psicosi virus sembra aver preso il sopravvento sulla ragione. La disinformazione e anche la diffusione di qualche fake news ha fatto registrare un drastico calo delle presenze; clienti abituali ci hanno chiamato per disdire le loro prenotazioni anche a seguito di un post Facebook diffamatorio e falso, prontamente denunciato alla polizia postale. Anche nelle nostre normali attività quotidiane c’è molta diffidenza nei nostri confronti: proprio l’atro giorno in un supermercato cittadino, il cassiere nel riconsegnare il resto ad un nostro collega si è coperto con la maglia il naso e la bocca per paura di chissà quale contagio e in generale le persone cercano ultimamente di non avere contatti diretti con noi.

C’è qualcosa che vorresti dire ai tuoi concittadini di Benevento?

Vorrei ribadire, se mai ce ne fosse bisogno, che questo virus può colpire persone di qualunque etnia e per noi che non abbiamo avuto contatti con nostri connazionali provenienti dal focolaio, il rischio di contagio è pari a quello di qualsiasi persona che vive in questo comune. Purtroppo sia a livello locale che nazionale stanno girando molte informazioni sbagliate e fuorvianti che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti e questo ci dispiace molto.

ANTONINO IORIO