Cari uomini... andate dall'andrologo! Società

Quanti italiani conoscono oggi la figura del medico andrologo e di conseguenza quanti conoscono l’Andrologia come specializzazione medica? Negli ultimi decenni questa branca ultra specialistica della medicina si è sviluppata sempre più, ma ancora non raccoglie l’interesse specifico di quelli che dovrebbero essere i suoi pazienti: gli uomini.

Andrologia letteralmente significa studio dell’uomo, studio delle patologie specifiche del genere maschile, quelle dell’apparato urogenitale maschile. In parole povere l’Andrologo è per l’uomo quello che per le donne è il ginecologo. Da sempre, tuttavia, le donne hanno avuto e hanno un rapporto molto più stretto e attento con il proprio apparato urogenitale e fin da piccole sono educate alla prevenzione e alla cura delle proprie patologie.

Gli uomini invece hanno sempre avuto un rapporto molto più distaccato con il loro apparato genitale, in questo condizionati da convinzioni stereotipate tramandate nei secoli in cui tale apparato non necessitava di attenzioni mediche particolari. Tra l’altro, gli uomini, per molto tempo non hanno mai avuto uno specialista medico di riferimento al quale rivolgersi nei momenti in cui si evidenziava un’anomalia funzionale o una patologia del proprio apparato genitale. Spesso ci si rivolgeva ad amici, al padre, a qualche parente, o nel migliore dei casi al proprio medico di famiglia.

Da circa trenta anni, tuttavia, la figura dell’Andrologo sta sempre più riempiendo gli spazi d’interesse degli uomini. Tutto ciò grazie ad una Società, la SIA, (Società Italiana di Andrologia). Difatti l’Andrologia nasce in Italia presso gli atenei universitari di Pisa, di Roma e di Torino in particolar modo appannaggio di endocrinologi ai quali stava a cuore approfondire tematiche soprattutto di seminologia e di infertilità di coppia, ma ben presto sono gli urologi che tendono a fare proprie le tematiche andrologiche, affrontando in maniera chirurgica molte patologie malformative, degenerative e neoplastiche dell’apparato urogenitale maschile.

Oggi l’Andrologo è uno specialista che deve avere competenze urologiche, seminologiche, endocrinologiche, genetiche, oncologiche, sessuologiche e deve confrontarsi continuamente con altre branche specialistiche come la pediatria, la neonatologia, la ginecologia. E’ quindi uno specialista a tutto campo che può prendere in carico la salute dell’apparato genitale maschile in ogni momento della vita dell’uomo, di ogni età, dalla nascita fino al decesso.

Ogni età dell’uomo riconosce condizioni che l’andrologo può affrontare e risolvere, dalle patologie malformative dei neonati e della prima infanzia, alle patologie malformative e neoplastiche degli adolescenti, fino alle patologie più frequenti dell’uomo maturo quali infertilità maschile, disfunzione erettile, eiaculazione precoce, disturbi del desiderio sessuale e dell’orgasmo.

Anche la terza età ha la necessità di confrontarsi spesso con la figura dell’andrologo anche perché oggi la richiesta di una sessualità vissuta serenamente, ed anche la ricerca di paternità attempate sono abbastanza frequenti. Non a caso nelle piattaforme on line di ricerca e di prenotazione di visite specialistiche, l’Andrologo è una delle figure maggiormente richieste.

E’ auspicabile che questa tendenza possa essere una spinta per l’uomo dei nostri tempi per comprendere quanto sia importante affidare la prevenzione e cura delle patologie e disfunzioni dell’apparato genitale maschile a specialisti preparati e competenti in materia, abbandonando il pressapochismo e gli stereotipi che hanno sempre contraddistinto l’informazione in tema di apparato genitale maschile.

ENZO TRIPODI