CASTELVENERE - Presentato il ''Progetto Camaiola'' per la gioia dei vignaioli sanniti Società

Il futuro è nel passato. La Camaiola conquisterà il gusto dei consumatori moderni, per la gioia dei vignaioli sanniti.

Un percorso tutt’altro che semplice, che ha portato ad un primo, importante risultato: l’iscrizione dello storico vitigno sannita, la Camaiola, nel Registro nazionale delle varietà di viti. L’ok definitivo è arrivato lo scorso 13 maggio, da parte del Comitato nazionale che ha dato il via libera alla richiesta avanzata da Sannio Consorzio Tutela Vini l’Ats ‘Indigena’. “Il risultato raggiunto è solo il punto di partenza” - sottolinea il presidente del Consorzio Libero Rillo. “C’è una tendenza da parte dei consumatori a bere tipico, autoctono. La Camaiola darà un valore aggiunto ai nostri vitigni autoctoni”.

La presentazione del ‘Progetto Camaiola’ ai vitivinicoltori e alla stampa si è tenuta nella splendida cornice del teatro comunale all’aperto del cento storico di Castelvenere. L’incontro, moderato dal giornalista e scrittore Luciano Pignataro, è stata l’occasione per illustrare le attività che focalizzeranno l’attenzione sulle potenzialità di questa storica varietà del ‘Vigneto Sannio’

Si tratta di un risultato che appaga le diverse richieste avanzate dagli attori del territorio in merito al vitigno Camaiola, tra cui quella partita dall’Associazione Imbottigliatori Castelvenere”.

Ecco le aziende protagoniste del progetto: capofila, Azienda agricola Ca’Stelle, Vitivinicola Anna Bosco, Azienda agricola Antica Masseria A’ Canc’llera, Azienda agricola Scompiglio, La Vinicola del Sannio, La Vinicola del Titerno, Terre Di Leone.

GIUSEPPE CHIUSOLO