CASTELVETERE IN VAL FORTORE - I 100 anni di Concetta Nista Società

E’ palese e innegabile che la vita umana si sia allungata negli ultimi tempi, statistiche alla mano, e ciò ad iniziare dal secolo scorso per via delle migliorate condizioni di vita dovute a diversi fattori come l’igiene, l’alimentazione e ai progressi della medicina.

Il fatto lo dimostra il fiorire di tanti centenari e ultracentenari alla fine del ‘900, fenomeno che ha interessato, sia le grandi città, sia le piccole comunità.

Non estraneo a questa prerogativa il comune di Castelvetere in Val Fortore che nel corso degli anni ha visto sempre più i propri cittadini allungare gli anni di vita vissuti.

Non a caso, ad accendere i riflettori sulla longevità nella comunità castelvetrese fu un’ostetrica proveniente dal vicino Molise, precisamente da Cercemaggiore (Campobasso).

Vincitrice di concorso nel 1922 esercitò per lungo tempo il suo lavoro con grande professionalità e disponibilità fino alla pensione, aiutando così a far nascere tanti cittadini castelvetresi. All’epoca le ostetriche erano chiamate con l’appellativo di vammare.

Rosina Cirelli nata il 1° febbraio 1898 fu dunque la vammara dei castelveteresi, accendendo nel suo centenario, anno 1998, una luce che non si è spenta, perché dopo di lei altri concittadini hanno superato il traguardo, alcuni fino a 105/106 anni.

In ultimo è toccato a Concetta Nista (nella foto) il 28 novembre scorso, a cui vanno i più fervidi e fulgidi auguri di lunga vita, anche nel ricordo del suo compianto coniuge Francesco Vicario da Benevento noto come «Ciccio ‘u barbier’», punto di riferimento per tanti anni dei giovani sportivi castelvetresi.

CAMILLO GIANTOMASI