Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto? Società

Questa nostra Italia si’ bella e perduta!

Ma vi pare normale questa corsa a dare la cittadinanza al Milite Ignoto? Al simbolo supremo e “sacro” (il posto dove è collocato non a caso si chiama Sacrario) della unità nazionale non si può applicare la foga del tifoso che tira la maglia dalla sua parte. Il Milite Ignoto è di per sé presente in ogni angolo della Patria. Se per i monumenti ai caduti ogni paesello eresse il suo, lo fece per illustrare ai compaesani quelli che si erano sacrificati per un valore oltrepaesano. Ma il Milite Ignoto è uno per tutti.

Mi viene in mente la storiella che un patriota convinto (Guido Chiavelli: accademia di Modena, bersagliere, farmacista, barelliere a Lourdes, donatore di sangue, rugbista, diacono) raccontava per sfotticchiare i Carabinieri, che hanno allegato alla loro formidabile storia anche le antologie delle barzellette.

Diceva Chiavelli che, quando ci fu la cerimonia dell’arrivo a Roma del milite ignoto, un giovane carabiniere in servizio all’altare della Patria fu visto aggirarsi senza un preciso orientamento. Qualcuno gli si avvicinò e gli disse: “Che ci fai qua, non sai che adesso deve arrivare il Milite Ignoto”. “E io sono il figlio”, fu la risposta.

Ecco: il comune che offre la cittadinanza onoraria al milite ignoto mi pare quel carabiniere figlio di… ignoto.

M. P.