Cives, grande interesse per l'evento Facebook ''Il futuro che ci impegniamo a costruire'' Società

Ha raccolto grande interesse l’evento Facebook promosso ieri alle 18.00 da CIVES - Laboratorio di formazione al bene comune sulla propria pagina presente all’interno del noto social network. L’iniziativa era partita nei giorni scorsi con l’invito, rivolto in particolare agli amici di Cives, a realizzare un video con il telefonino della durata massima di 2 minuti in cui esprimere considerazioni rispetto al seguente tema: “Dal punto di vista di cittadini attivi quali riflessioni e proposte possiamo fare rispetto alla situazione in atto soprattutto pensando alla fase di ripresa una volta superata l’emergenza”.

Tante le adesioni alla proposta e ampia la condivisione dello spirito che ha motivato l’iniziativa, nel segno del futuro che tutti insieme ci impegniamo a costruire.

La comunità degli amici di Cives - spiega Ettore Rossi, direttore dell’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro della Diocesi di Benevento - ha voluto iniziare a riflettere sull’esperienza che stiamo vivendo e a guardare al futuro immaginando idee per la rinascita. Fortunatamente le tecnologie digitali ci stanno aiutando molto a ridurre le distanze, nel momento in cui siamo stati costretti a rinunciare a gran parte della dimensione sociale e relazionale della vita nelle nostre città e paesi”.

A questa prima “staffetta” sono intervenuti con un loro contributo video: Paolo Rizzi, Ettore Rossi, Simone Razzano, Pasquale Orlando, Carla Miele, Danilo Parente, Valentino Castello, Filiberto Parente, Sonia Caputo, Fabrizio Palladino, Giovanna e Mariavittoria Albini, don Matteo Prodi, Paolo Meoli, Maria Fanzo, Michele Martino, Antonio Follo, Antonio Ruggiero, Domenico Costanzo, Ennio Graziano.

Tutti i video sono disponibili sulla pagina Facebook di Cives Benevento al seguente indirizzo: https://www.facebook.com/cives.benevento/

Il laboratorio CIVES è promosso dall’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della Diocesi di Benevento in collaborazione con il Centro di Cultura “R. Calabria” e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.