Dalla Bit una speranza per il turismo nel Sannio Società

Il turismo e Benevento. Un legame da approfondire. Croce e delizia, speranza e disillusione. Ogni tanto se ne parla e recentemente la nostra città ha avuto il suo spazio alla 26° edizione della Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Dal 18 al 21 febbraio migliaia di persone, i principali buyer e tour operator hanno potuto visitare lo stand allestito all’interno del padiglione 20 della kermesse milanese, il più importante appuntamento per la promozione turistica territoriale. “Abbiamo avuto l’opportunità di avviare importanti contatti e di far ammirare le immagini delle bellezze monumentali e paesaggistiche di Benevento – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura del Comune, Nazzareno Orlando – Si tratta di un patrimonio dalle grandi potenzialità come testimoniano i dati dell’Ente provinciale del Turismo con un aumento dell’8% delle presenze turistiche nazionali e del 12% di quelle internazionali”. Nello stand del capoluogo sannita hanno fatto bella figura i prodotti dolciari Ambrosino, Alberti, Fabbriche Riunite Torroni di Benevento e Russo. “La Bit - ha messo in evidenza l\'assessore alle Attività Produttive, Gianfranco Ucci - ci ha dato anche l\'opportunità di promuovere in ambito nazionale le prossime edizioni di Benevento Città Spettacolo e BenTorrone. Importanza strategica ha rivestito l’interesse per il pacchetto turistico che comprende la cosiddetta \"altra Campania\", cioè l\'area interna della regione, meno conosciuta rispetto alla zona costiera ma altrettanto ricca di tesori\". Ma grandi protagonisti dell’immagine di Benevento e della sua provincia sono stati anche i vini sanniti la cui degustazione è avvenuta presso lo stand dei pastai di Gragnano. Moltissime le aziende che hanno aderito all’iniziativa, dalla DeVi al Consorzio Agrario, da “La Guardiense” alla Cantina del Taburno. Il successo sempre più consolidato del nostro vino non è però sempre stato così scontato. Proprio in questi giorni ricorre il ventesimo anniversario del clamoroso scandalo del vino al metanolo. La vicenda, scoppiata in Italia nel marzo del 1986, ebbe un bilancio drammatico con diciannove morti, decine di persone colpite da gravi lesioni e una profonda crisi del settore. La presenza nel vino di un veleno mortale, il cui assorbimento nel corpo è considerevolmente accelerato quando viene ingerito in forma libera come componente di un qualsiasi prodotto alimentare, generò il crollo delle esportazioni italiane. Per ricordare l’evento e i passi in avanti fatti da allora, lo scorso fine settimana si è svolto a Benevento il convegno “Accadde domani: a vent’anni dal metanolo”. La nostra città è stata scelta come sede per la regione Campania. “La decisione degli organizzatori – ha affermato l’assessore Ucci – costituisce anche la prova della ottima reputazione di cui godono le nostre aziende per l’elevata qualità della loro produzione”. A completamento dell’iniziativa sono state organizzate visite guidate alle cantine e degustazioni dei principali prodotti tipici sanniti e campani.

Filippo Panza