Fondo Giovanna Viespoli, il sapere come eredità per il futuro Società

14 luglio 2023. Ai miei figli. Oggi ho ritirato la tac, non mi piace ma aspetto lunedì quando il professore Ascierto darà la sua risposta. Al di là del fatto contingente, ho in animo di chiedervi un impegno per il tempo e la somma che vi sembra congrua ad un regalo che ipoteticamente mi avreste fatto annualmente se fossi ancora in vita: devolvere una somma di denaro ad uno studente/una studentessa, segnalata dal dipartimento di lingua inglese, con la media più alta e Isee più basso per la partecipazione agli stage all'estero organizzati dalla scuola con l’intento di premiare il merito ma dare un piccolo contributo alla rimozione delle diseguaglianze. Non voglio particolari manifestazioni relative alla consegna del “premio”, ma mi farebbe piacere che l'iniziativa venga ricordata. L’istruzione rende liberi..…”.

Con queste toccanti parole, la professoressa Giovanna Viespoli, già consapevole della sua battaglia contro la malattia, ha voluto lasciare un segno tangibile per gli studenti che ha amato e supportato per tutta la vita. Da questo pensiero nasce il Fondo Memoriale “Giovanna Viespoli - Sapere è Libertà”, presentato il 20 ottobre 2024 alla Libreria Ubik di Benevento.

L’evento, carico di emozione e significato, ha raccolto familiari, amici, colleghi e membri della comunità scolastica locale, uniti nel desiderio di portare avanti l’eredità di una donna che ha fatto della cultura un veicolo di emancipazione e inclusione.

Cosimo Nazzaro, figlio della professoressa, ha infatti sottolineato come la comunità sia il vero motore di questa iniziativa: È nella partecipazione attiva della cittadinanza che troveremo la forza per realizzare gli obiettivi di questo Fondo. Solo insieme possiamo abbattere le disuguaglianze e offrire opportunità concrete”.

Sua sorella, Marialaura Nazzaro, ha invece ricordato l’importanza della collaborazione con le scuole di Benevento e provincia, spiegando come le borse di studio saranno destinate a studenti meritevoli ma con difficoltà economiche (nello specifico a studenti con la media più alta ma con l’ISEE più basso), offrendo loro la possibilità di stage e percorsi di studio all’estero. Sapere è libertà - ha evidenziato Marialaura - è il principio che nostra madre ci ha sempre trasmesso. Con questo Fondo vogliamo permettere a tanti ragazzi e ragazze di trasformare in realtà quello che per alcuni è solo un sogno”.

Tra gli interventi anche quello della prof.ssa Carmen Coppola, collega e amica della professoressa, che ha ricordato con affetto come Giovanna non vedesse la scuola solo come un luogo di apprendimento, ma come una comunità viva e attiva. Grazie alla sua guida, molti studenti hanno potuto sviluppare non solo competenze, ma anche fiducia in sé stessi e consapevolezza del loro potenziale. La nascita del Fondo è quindi un naturale proseguimento del suo lavoro.

Con il sostegno della Fondazione di Comunità di Benevento, il Fondo darà opportunità a chi non avrebbe mai potuto immaginare di vivere un’esperienza di studio internazionale. Un progetto che trasforma il dolore in speranza, mantenendo vivo il sogno di una donna che ha creduto nella cultura come strumento di libertà.

Un fondo capace di trasformare il dolore di una perdita in un atto di solidarietà - afferma il presidente Angelo Moretti -. Quando il dono nasce dall’emozione di una perdita, ci lega ancora di più, unendo la comunità e stimolando una riflessione su come costruire insieme un futuro migliore. Tutti coloro che contribuiranno a questo fondo avranno il merito di impegnarsi attivamente per il futuro dei nostri studenti e delle nostre studentesse”.

La creazione del Fondo Giovanna Viespoli, difatti, non è solo un omaggio alla memoria, ma un progetto che guarda al futuro e donare a questo Fondo significa contribuire alla costruzione di un ponte tra sapere e libertà, capace di abbattere le barriere economiche e sociali. Ogni contributo, piccolo o grande, può fare la differenza nella vita di uno studente, permettendogli di realizzare un sogno.

La cultura è un diritto e, grazie al Fondo, possiamo renderlo accessibile a tutti”.