Giorgio Zanchini relatore al corso di formazione dei giornalisti alla Rocca dei Rettori Società

Per i corsi di formazione organizzati dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, si è svolto nella Sala Consiliare alla Rocca dei Rettori di Benevento l’incontro “Giornalismo è/e Cultura” con relatore il giornalista RAI Giorgio Zanchini.

Presenti il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli e la giornalista Enza Nunziato che ha introdotto i lavori portando i saluti.

Il corso, su invito di Nunziato, si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo dei colleghi giornalisti scomparsi Giovanni Fuccio, presidente dell’Assostampa Sannita e direttore responsabile di “Realtà Sannita”, e Luigi Pescitelli, collaboratore di “Realtà Sannita” e di “Messaggio d’oggi”.

Il tema dell’incontro - ha dichiarato Enza Nunziato - è un binomio che spesso viene ignorato, mentre le dimensioni lavorative e di intervento sono simmetriche e intrecciabili. Le pagine di giornale - che lo stesso presidente della Repubblica dichiara di leggere appena si sveglia - sono un filo rosso che collega la realtà del momento ma che lascia una narrazione che durerà nel tempo. Anche quando la storia si accingerà a spiegare le ragioni degli avvenimenti migliori e/o terribili del nostro tempo, dinanzi ai nostri occhi sfileranno i resoconti puntuali dei giornalisti. La cronistoria che “diventa” Storia”.

Il presidente dell’Ordine Ottavio Lucarelli ha sollecitato i giornalisti presenti a essere ottimi narratori del nostro tempo e degli attenti professionisti. “Laddove esiste un giornalismo libero è garantito rispetto e pari dignità a tutti”, ha dichiarato.

II pomeriggio di formazione è entrato nel vivo con l’appassionato e importante discorso di Giorgio Zanchini, conduttore su RAI 3 della trasmissione “Quante Storie”, un’agorà di dialogo e confronto sui grandi temi dell’attualità con autori, intellettuali, esponenti della politica, della cultura, delle professioni, dell’imprenditoria.

Zanchini nella sua relazione ha ricostruito l’evolversi della professione giornalistica nei tempi della nascita di nuove piattaforme multimediali ed ha illustrato le ripercussioni sull’esercizio delle professione, evidenziando in particolare l’apporto del giornalista “freelance” nel flusso informativo dai territori di guerra dell’Ucraina.

Il conduttore di “Quante Storie” ha anche narrato il dietro le quinte delle trasmissioni televisive e radiofoniche, le scelte e la competenza che diventano la “conditio sine qua non” della riuscita, del buon funzionamento dei programmi e del riscontro di pubblico.

Zanchini ha esaminato, nel corso della chiacchierata, anche il diverso modo di comunicare la cultura in questi ultimi anni. Contro le falsità dell’effimero e dei condizionamenti un buon giornalista deve sempre avere un pensiero critico.

Il corso si è concluso con un ampio ed anche animato dibattito circa questioni attinenti la deontologia professionale dell’operatore del settore dell’informazione.