I FIATI DI SANTA CECILIA E L'ORCHESTRA FILARMONICA DI BENEVENTO Società

L'inaugurazione della stagione concertista dell'OFB con Sir Antonio Pappano, rimane una pagina memorabile e la sua vasta eco si è diffusa nella Penisola. Il secondo evento in cartellone con gli straordinari fiati di Santa Cecilia è stato davvero straordinario.

La prima esecuzione è stata sublime, la Sinfonia concertante per oboe, clarinetto, corno, fagotto e orchestra K 297B, in mi bemolle maggiore. La composizione W.A. Mozart, musicata durante il soggiorno a Parigi, nel 1778, si compone di tre movimenti: allegro, adagio, andantino con variazioni. I solisti Francesco Di Rosa (oboe), Alessandro Carbonare (clarinetto), Alessio Bernardi (corno), Andrea Zucco (fagotto), diretti magistralmente da Michele Spotti hanno ricevuto al termine dell'esecuzione scroscianti e prolungati applausi.

L'OFB ha poi suonato la partitura con le parti staccate della Sinfonia n.9, in mi minore, tratta dal Dal Nuovo Mondo op. 95, di A. Dvorak. Essa è ispirata agli Stati Uniti, si articola analiticamente in 4 movimenti: Adagio- Allegro molto Largo, Scherzo-molto Vivace, allegro con fuoco. Nell'organico: ottavino, 2 flauti. 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, basso tuba, timpani, piatti, triangolo, archi.

La sinfonia viene composta a New York, 20 dicembre 1892-24 maggio 1893, la prima esecuzione sempre nella Grande Mela, in Carnegie Hall, 16 dicembre 1893. La forma particolare della sinfonia è ciclica, poiché il primo motivo del primo movimento si ripresenta diverse volte nell'arco di tutta la composizione.

Una spettacolare serata di musica, sublimata dai virtuosi orchestrali, che ancora una volta dimostrano la capacità di eseguire brani inediti e complessi, per valorizzare la loro professionalità, come proposto dal grande M° Antonio Pappano.
NICOLA MASTROCINQUE