Il Premio Traiano 2021 Società

Nella splendida cornice del Teatro Romano, inaugurato nel 126 d.C., dall’imperatore Adriano, ha avuto luogo finalmente la cerimonia di consegna delle pergamene a 225 laureati e a quattro mediatori linguistici, nonché il conferimento del Premio Traiano a personalità del mondo della cultura e dell’economia.

Nonostante la canicola estiva, dominata dal caldo torrido, si è tenuto l’evento, promosso dall’UniFortonato, un ateneo telematico, che nella città capoluogo rappresenta un riferimento per la formazione della nuova classe dirigente. L’indirizzo di saluto del direttore dell’Area Archeologica Ferdinando Creta, ha messo in risalto la centralità del Teatro Romano, che rivaluta la cultura tra le vestigia della romanità. Alfredo Salzano ha presentato l’eminente Premio Traino.

La gran parte delle gradinate è stata occupata dai laureati e dai familiari, felici ed emozionati, per il traguardo raggiunto dai loro congiunti. Oltre ai giovani si sono notati anche quarantenni e cinquantenni, che hanno conseguito il titolo di studio, per la carriera interna nelle pubbliche amministrazioni, per partecipare a bandi di concorso negli enti locali, per la selezione di funzionari.

È intervenuto il rettore dell’UniFortunato, Giuseppe Acocella, il quale ha indossato il pesante ermellino bianco con strisce nere, ha espresso la sua soddisfazione, in quanto per l’evento costituisce un simbolo di rinascita dopo il tempo pandemico, che ha impedito di discutere le tesi di laurea in presenza. Il rettore in un passaggio del suo discorso, ha polarizzato l’attenzione sulla valenza del titolo di studio, nel contesto socio-culturale del terzo millennio. Egli ha rimarcato: “Il valore legale del titolo di studio ha permesso la realizzazione sociale di tante famiglie, e per questo il momento della laurea va condiviso”.

In rappresentanza dei laureati Rossella Di Martino ha evidenziato che: “La formazione all’ateneo Giustino Fortunato è stata imprescindibile per il suo corso di studio, sono stati arricchenti i viaggi internazionali, il Progetto Erasmus”.

Prima della consegna delle artistiche pergamene, il maestro Mario Ferrante ha illustrato la sua ideazione, il simbolo della noce, similitudine dell’attività celebrale, utilizzando i colori ocra e Terra di Siena bruciata. Nel logo ha inserito le radici, che alimentano e trasportano la linfa vitale, che rimanda alla cultura, alla conoscenza, imprescindibile per l’esistenza umana.

La chiama dei neo dottori dell’UniFortunato e della Scuola Superiore di Mediatori linguistici internazionale di Benevento, nel rispetto delle normative anticovid, è stata coordinata dal prof. Paolo Palumbo, delegato del rettore per le attività di orientamento e placement.

Durante la cerimonia, tra gli altri, l’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci, peraltro docente universitario, si é complimentato con l’UniFortunato per la perfetta organizzazione della serata, ha sollecitato, inoltre, i neo laureati ad approcciarsi al mondo del lavoro con determinazione, affinchè perseguano i loro obiettivi, superando qualsiasi difficoltà. Mentre l’assessore ha espresso le sue pertinenti considerazioni alcune gocce di pioggia sono cadute dal cielo per qualche minuto.

Terminata la consegna delle pergamene, il direttore del centro di ricerca dell’Unifortunato, Livio Zerbini, ha dapprima spiegato le finalità di questa eminente istituzione, volta alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio culturale, mediante la divulgazione. Egli ha letto le motivazioni del Premio Traiano, giunto alla seconda edizione, introducendo i quattro ospiti premiati, conferito a Vincenzo Boccia, past president di Confindustria ed attualmente presidente LUISS, ad Andrea Frediani, storico e scrittore ed, infine, a Marcello Rotili, professore emerito di Archeologia cristiana e medievale, direttore scientifico del Museo del Sannio di Benevento e alla Fondazione Aliph (International Alliance for Protection of Heritage in Conflict Areas).

La Fondazione Aliph, ha sede a Ginevra, rappresentata dal direttore Valery Freland, in pochi anni ha conquistato la centralità a livello internazionale, per la formazione la tutela e la salvaguardia del Patrimonio mondiale dell’Umanità, con particolare riguardo alle aree di conflitti, per la tutela delle testimonianze dei quadri di civiltà. Le azioni declinate, con l’elaborazione di 79 progetti, miranti alla salvaguardia della ricchezza e della diversità del Patrimonio culturale di ben 22 Paesi, sono stati davvero ragguardevoli.

La Compagnia Balletto di Benevento, diretta da Carmen Castiello, con una suggestiva coreografia ha mostrato le qualità artistiche di Mario Genovese. Il ballerino è stato il protagonista di una perfomance straordinaria, ritmata da passi leggiadri, perfetto il virtuosismo, la dinamica la bellezza, nonché le gesta dell’imperatore Traiano.

Alla cerimonia dell’UniFortunato hanno presenziato: l’arcivescovo metropolita di Benevento mons. Felice Accrocca, il rettore dell’UniSannio Corrado Canfora, il comandante provinciale dei CC Germano Passafiume, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Mario Intelisano, il prefetto Carlo Torlontano. Sulle note della celebre canzone dei Queen, “We Are The Champions” i neo laureati con la toga, invitati dal rettore Acocella, hanno lanciato in aria il tocco.

L’unica nota dolente all’uscita quando si è creato un assembramento, sarebbe stato meglio far defluire il pubblico per piccoli gruppi.

NICOLA MASTROCINQUE 

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