Il principe azzurro, il romanzo su Corradino di Svevia di Diego Cugia, presentato a Benevento Società
Dall'ottobre 1998 al maggio 2002 su Radio2, alle 14.00 c'era un programma imperdibile: Alcatraz. Jack Folla: un DJ nel braccio della morte.
La finzione narrativa del programma, ideato da Diego Cugia, vedeva il protagonista, Jack Folla, condannato a morte per un delitto non commesso. Dal braccio della morte di Alcatraz, lottava per dimostrare la sua innocenza. Egli riusciva a ottenere il permesso di collegarsi alla RAI per trasmettere pensieri, musiche preferite, visioni, desideri.
La voce narrante era affidata a Roberto Pedicini, beneventano di nascita.
La
critica sociale che emergeva dalle parole del DJ prigioniero, che sono ogni
giorno le sue ultime parole, perché potrebbe essere giustiziato in ogni
momento, rivelava l'ipocrisia e il perbenismo di chi si crede libero. Il
programma ebbe un grande successo di pubblico e ha dato origine anche a un
libro che ha venduto 250.000 copie.
L'autore, Diego Cugia oltre a
essere scrittore, ideatore di programmi televisivi e radiofonici, giornalista è
anche un idealista. La sua ultima opera è infatti ispirata a un personaggio
straordinario, suo ideale: Corradino di Svevia (Landshut, 25 marzo 1252 -
Napoli, 29 ottobre 1268), che sarebbe stato il più giovane imperatore del Sacro
Romano Impero.
Aveva infatti 16 anni, quando dopo la morte di suo zio Manfredi, reggente in suo nome del regno di Sicilia, venne a reclamare i suoi diritti in Italia, visto che il papa Clemente IV al suo posto aveva incoronato Carlo d'Angiò, dopo la sua vittoria su Manfredi proprio nella nostra città, nel 1266. Sconfitto a Tagliacozzo, fu decapitato a Napoli, dove si trova la sua sepoltura. Diego Cugia ha presentato al Museo del Sannio, il libro che in quinta elementare giurò di scrivere sulla drammatica figura di Corradino, Il principe azzurro, mantanendo il giuramento dopo 60 anni.
La serata è stata realizzata per iniziativa dell'associazione Amici dei Musei e in particolare del suo presidente, Rito Martignetti, che ha aperto l'incontro, sempre attento agli eventi culturali che si collegano alle vicende del nostro passato.
In precedenza, infatti, Amici dei Musei aveva promosso una conferenza di Fulvio Delle Donne, docente all'Università di Napoli su Federico II, il nonno di Corradino. Per l'attuale evento, Diego Cugia doveva dialogare con Rossella Del Prete, docente dell'UniSannio, che ha dovuto faticare non poco per sostenere il suo ruolo, in quanto l'autore ha praticamente stravolto il solito cliché, prendendo lo spazio che voleva al microfono e ha parlato liberamente, descrivendo il suo amore per il protagonista del suo romanzo, si badi bene, non un libro di storia, ma in cui la storia è rispettata.
Ha parlato del comportamento fedifrago degli italiani, durante la discesa di Corradino, prima osannanti, poi traditori; ha parlato dell'importanza della lettura e dell'incapacità dei maestri e professori nella scuola di trasmettere la scintilla dell'amore per la lettura. A lui l'ha trasmessa suo padre, capace di commuoversi, leggendo le poesie di Pascoli.
La giovanissima età del protagonista de Il principe azzurro, gli fa guardare con grande simpatia ai sedicenni, capaci di rivoluzionare il mondo. In conclusione, Cugia ha svelato che riprenderà la trasmissione dedicata a Jack Folla.