Il virus cinese Covid-19 cambia il nostro stile di vita. Vietato... annoiarsi, ecco cosa fare Società

È arrivato il “Cigno nero”. Il modello politico, economico e culturale che ha sostituito la persona umana con il consumatore, al primo evento di grande impatto, difficile da prevedere e assai raro, ha dimostrato tutta la sua fragilità e i suoi limiti. Il virus originato in Cina, che sta ora infestando l’intero pianeta, darà un colpo mortale alla globalizzazione come l’abbiamo intesa finora. Dal globale si torna al locale. Organizziamoci, allestiamo sul territorio ‘filiere corte’ per i beni primari, dal prodotto al confezionamento alla distribuzione. Da noi la qualità è di casa, in ogni cosa che facciamo. Prepariamoci a riscoprire le persone, che lavorano e producono; a valorizzare i nostri Beni culturali viventi, come li chiama Davide Rampello nel suo ultimo lavoro “L’Italia fatta a mano”. L’uomo di nuovo al centro, dunque. Sussidiarietà e resilienza, le parole chiave.

In questi giorni di autoreclusione forzata, molti di noi hanno dovuto cambiare radicalmente il proprio stile di vita. Vietato ammalarsi. Stop alle attività ludiche e di socializzazione. Viaggiare si può, ma solo con la mente. Ad ognuno è richiesto il sacrificio di restare in casa, lontano da tutto e tutti. Meno male che c’è Internet, i social, l’intrattenimento… la Rete offre ciò che desideri, è vero; ma vuoi mettere il contatto umano, la stretta di mano, un abbraccio?! E allora come impieghiamo il nostro “prezioso” tempo? Come rendiamo utile la nostra permanenza nelle mura domestiche? La prima riflessione che suggerisco di fare è di ricordare tutte le volte che abbiamo detto, in primo luogo a noi stessi, la frase: “Mi piacerebbe farlo, peccato che non ho tempo”. Oggi di tempo ce n’è tanto, dobbiamo saperlo impiegare al meglio. Ecco alcuni consigli.

Innanzitutto pulizia ed igiene, non solo delle mani e del corpo, ma di tutto ciò che ci circonda: soprattutto smartphone, tablet, dispositivi ed accessori - dal mouse alla tastiera, dalla cuffia ai telecomandi- che tocchiamo ripetutamente durante la giornata.

Un tuffo nei ricordi. Tutti in casa abbiamo scatole o buste dove conserviamo i nostri ricordi più cari, legati ad oggetti, lettere o foto, personali e familiari. È il momento di riordinarli e custodirli in uno scrigno. Alcune foto cartacee, le possiamo fotografare con lo smartphone in formato digitale e condividerle sui social con amici e parenti. Creare occasioni di condivisione è consigliabile, perché rinsaldare i rapporti umani è essenziale per sentirsi sereni.

Il guardaroba: è il momento giusto per mettere ordine nei propri armadi e cassapanche, eliminare abbigliamenti inutili, scarpe mai messe da anni, mantenendo in modo ordinato e a portata di mano solo ciò che davvero serve. Lo spazio recuperato sarà tantissimo, ve l’assicuro. Ovviamente non vale solo per abiti e scarpe ma anche… che so, per la carta: personalmente, ho riempito sei borsoni di carta inutile.

Giardinaggio e cura delle piante. Non tutti hanno il pollice verde, ma dedicarsi al green che ci circonda, siano esse siepi o piante ornamentali, bonsai o semplici gerani, ci fa sentire vivi. Veder nascere un germoglio o una foglia, mi diceva sempre il poeta Carmelo Bonifacio Malandrino, sorprende ed emoziona ogni essere umano. Sono attimi… fuggenti, resi magici se accompagnati da una buona musica, classica o rock non fa differenza.

Interconnessione delle arti. L’ingegno umano non ha limiti, sono tante le attività manuali in cui svagarsi, perdersi&ritrovarsi. Scrittura, pittura, scultura, musica, di qualsiasi genere e periodo, ma anche ricamo e uncinetto, tagli&cuci. Ognuno di noi predilige un tipo d’attività, è il momento giusto per riscoprirla, perfezionarla e se possibile coinvolgere anche chi ci sta vicino. Internet è una fonte inesauribile di corsi pratici: trovarli è assai semplice. Tra le diverse arti, quella culinaria è oggi la più gettonata. Dai piatti tradizionali alla riscoperta di antiche ricette, rivisitate in chiave moderna. La regola, come dicevano le nostre mamme, è che “il cibo non si butta”.

Forma fisica. L’attività motoria all’aperto, come la semplice passeggiata fino ad ieri da tutti consigliata ed infatti prevista inizialmente nel DPCM, è stata resa incompatibile (sic!) dal governatore De Luca, per cui un po’ di moto, per non mettere su parecchi chili, lo dobbiamo fare in casa. Tiriamo fuori la cyclette, il tappetino, pesi e manubri e stabiliamo degli orari fissi, a noi più consoni. Vietato mancare. Bastano 10-15 minuti, due volte al dì: come una pillola. Male non fa, anzi. È probabile che la cosa possa pure piacere, in questo caso ognuno può scegliere il tipo di ginnastica da fare e seguire i suggerimenti degli esperti: in Rete chiunque trova il suo personal training.

Leggere, di tutto e di più. La libertà di pensiero è ancora il nostro bene più prezioso. Giornali e riviste, saggi e romanzi, biografie e fumetti. È importante leggere, anche per non diventare schiavi della “connessione”. Una raccomandazione: non dimenticare gli autori locali, in particolare quelli che con saggezza ed autentica ironia hanno raccontato, a generazioni di sanniti, frammenti di storie e tradizioni dei nostri luoghi. Due su tutti, per non perdere mai il sorriso: Clemente Cassese, L’Emigrante e Antonio Sorgente, Don Saverio.

Antichi mestieri. Chiudo citando un’amica, Rosangela, che grazie alla sua maestria artigianale nel tagliare e cucire ha confezionato la mia “mascherina” antivirus, altrimenti introvabile. Intelligente, oltre che brava.

GIUSEPPE CHIUSOLO