Irpinia Sannio, terre di volontari ed emozioni Società

È il nome dell’originale progetto che permetterà a tanti giovani e adulti delle aree interne di diventare protagonisti della transizione ecologica, salvaguardando e tutelando il proprio ambiente, inteso anche come spazio di vita comunitaria. A portare i ″saluti″ ai tanti rappresentanti di Associazioni intervenuti presso il CESVOlab di Benevento, il consigliere Pasquale Orlando: “Questo progetto mi fa pensare a una ″bisteccona″, che deve sì avere l'osso, ma poi si mangia la polpa. È un po' come le aree interne della Campania, dove Irpinia e Sannio rappresentano l'osso; che non è da buttar via, perché l'osso non serve solo per la bistecca, ma serve all'animale per essere vivo, per stare in piedi, quindi a fare la struttura. E la struttura di queste zone è stata spesso mortificata, ma la struttura di queste zone è la terra, l'aria, l'acqua: tutte cose che oggi sono energia, comunità energetiche, forza, rinnovamento. Ai volontari tocca il compito di mettere la linfa, il sangue, per battere fenomeni come la denatalità, l'immigrazione. Ecco, questo progetto può essere la capacità di strutturare iniziative e fare in modo che le associazioni non si sentano sole e i risultati diventino credibili”. E il direttore del Centro servizi, Maria Cristina Aceto: “Siamo riusciti a superare i confini territoriali tra le due province, partendo dall’idea che sono le emozioni a guidare il Volontariato, che in questi anni ha dato dimostrazione che ciò che conta davvero, è rispondere ai bisogni delle persone. In questo caso, l'apprendimento è svolto in una dimensione diversa, che non è soltanto quella dei minori ma anche della famiglia in cui il minore è inserito. Ringraziamo la Regione Campania che ha condiviso la nostra idea ritenendola valida per rispondere ad esigenze reali, assai difficili da affrontare. Nostro obiettivo è dunque quello di attivare azioni specifiche, che non inizino e finiscano col progetto, ma che nel tempo monitoreremo e supporteremo affinché questi interventi continuino anche nel futuro”. A seguire, tutti gli aspetti del progetto, nelle sue diverse azioni, sono stati illustrati di Cesare Di Maio, Simona Rotondi e Sergio Damiani, capofila ATS del progetto, moderati da Gianluca Zarra: “L’iniziativa propone percorsi ed azioni che mirano a ricostruire un tessuto comunitario, che a partire dai giovani, possa coinvolgere -in un nuovo dialogo etico ed ecologico- l’intera cittadinanza”. A chiudere i lavori l’assessore regionale alla Scuola e Politiche giovanili, Lucia Fortini: “Apprezzo l’idea di rete, perché chi si occupa di sociale ha nella cooperazione la sua stella polare. E di sicuro, quando si parla di progetti del genere, viene naturale pensare che dobbiamo scardinare la cultura della competizione che ci fa perdere delle opportunità. La mia presenza oggi e’ un ringraziamento al terzo settore, fatto di persone che non lavorano per lo stupendo ma perché non possono fare altro che non sia provare a migliorare la comunità”.

GIUSEPPE CHIUSOLO