La musica e lo sviluppo cognitivo Società

La musica ha effetti positivi sullo sviluppo cognitivo, creativo, intellettuale e psicologico dell’essere umano. Ed è stato anche dimostrato che la musica stimola l’emisfero sinistro del cervello e i benefici nell’aiuto dell’apprendimento. Che la musica aumenti la memoria, l’attenzione e la capacità di concentrazione non è una novità. Il valore educativo della musica è innegabile. Gli effetti positivi della musica sullo sviluppo cognitivo dei bambini vieneacquisita attraverso l’apprendimento e l’esperienza.

La musica è una combinazione di suoni e silenzi che seguono una serie di leggi al momento della composizione, come l’armonia, il ritmo e la melodia. Quando la musica viene ascoltata (o interpretata) il cervello e la mente si attivano in aree diverse, risvegliando emozioni, immaginazione e sentimenti. In particolare, la musica colpendo la stimolazione dell’emisfero sinistro del cervello è responsabile di tutto ciò che riguarda la logica, le capacità comunicative, il linguaggio e i numeri.

Allo stesso modo, questa azione può anche generare determinati tipi di effetti, tra cui: rafforza la memoria, l’apprendimento, la concentrazione e la creatività; aiuta le persone con problemi di dislessia; riduce lo stress, calma l’ansia e controlla l’insonnia; aumenta la capacità di apprendere una nuova lingua; supporta alcuni problemi neurologici, ad esempio: Alzheimer, Parkinson o disturbo dello spettro autistico, ecc; genera ricordi.

In che modo la musica influisce sul cervello?

Molti ricercatori nei loro studi evidenziano in che modo l’educazione musicale fornisce sviluppo in entrambi gli emisferi cerebrali. Attraverso la pratica musicale vi è un aumento delle capacità cerebrali. Per l’emisfero sinistro sviluppa la percezione ritmica, il controllo motorio, regola i meccanismi dell’esecuzione musicale, canto, aspetti tecnici musicali, logica e ragionamento, comprensione letterale dei testi. Per l’emisfero destro si sviluppa la percezione e l’esecuzione musicale, la creatività artistica e la fantasia, l’intonazione cantata, la percezione visiva e uditiva, la percezione melodica e timbrica, l’espressione musicale, l’apprezzamento musicale.

L’esecuzione musicale, sviluppando le possibilità dei nostri circuiti neuromuscolari, permette non solo di coltivare il sistema nervoso, ma anche di lavorare sul nostro sviluppo in generale. Così come i nostri stati affettivi, la ricettività, la nostra attenzione, ecc. L’educazione musicale stimola tutte le facoltà dell’essere umano: astrazione, ragionamento logico e matematico, immaginazione, memoria, ordine, creatività, comunicazione e miglioramento dei sensi, tra gli altri.

I Benefici della musica procurano effetti anche nell’istruzione. Ovviamente la ricchezza che l’educazione alla musica può dare dipende da chi insegna. Purtroppo nella scuola materna ed elementare ancora non vi sono figure che hanno la preparazione professionale idonea. Basti osservare che i bambini in genere nelle nostre scuole hanno poca capacità di concentrazione, poca autostima e sicurezza, poche abilità motorie, ritmiche e del linguaggio del corpo rispetto ai bambini di altre nazioni.

Un altro aspetto da non sottovalutare come conseguenza del giusto approccio alla musica è il ridurre lo stress e l’ansia facendo diventare i bambini più socievoli. Ancora, stimolando i sensi migliora le capacità di comunicazione e aumenta la creatività e la comprensione del mondo che li circonda. Ovviamente l’ascolto guidato con esperti musicisti e didatti permette ai bambini di crescere e sviluppare capacità mentali ed emotive per una vita sana. Inoltre crea un substrato culturale che li porta a fare sempre più scelte legate alla conoscenza quindi ad acquisire capacità selettiva.

La domanda che nasce spontanea è: ma nelle scuole materne ed elementari italiane non vi è già la musica? Cari lettori vi lascio con questa domanda che approfondiremo nel prossimo numero.

MAURA MINICOZZI