La sessualità dei senior tra scienza e realtà Società
Recentemente si è tenuto a Trieste, presso i padiglioni del “Generali Center” ubicati nel ristrutturato porto vecchio della città, il 49° Congresso della Società Italiana di Andrologia. Fra i tanti argomenti trattati, ha avuto molto seguito la sezione dedicata alla Andro-geriatria. In tale contesto scientifico è stato analizzato il tema della sessualità dei senior, cioè della coppia che ha superato il 70esimo anno di età, ed in particolar modo la sessualità del maschio, all'interno di questa coppia.
E’ questo un argomento di solito poco affrontato, perché deve combattere e sconfiggere pregiudizi, disinformazione e silenzi culturali e serve coraggio e rigore scientifico per poter trarre valide indicazioni sulla sessualità delle persone anziane. Non sono mancate le sorprese ed è emersa una realtà, magari conosciuta ma sottaciuta, con la pubblicazione di uno studio apparso sul New England Journal of Medicine, che ha dimostrato che una percentuale significativa di uomini, intorno al 40%, di età compresa tra i 76 ed 85 anni, riferisce una vita sessuale ancora attiva.
Inoltre tra i senior che hanno ancora una partner accanto, il 54% di essi ha dichiarato di avere ancora rapporti sessuali in misura di 2 o 3 al mese. Se questi sono i numeri e se questa è la realtà che emerge, è evidente come la medicina e l’andrologia in particolare, abbiano il dovere di approfondire il fenomeno e dargli una precisa connotazione scientifica e sessuologica. E non si tratterà solo di indagare la sessualità dell’uomo anziano prescrivendo la fatidica pillolina per l’erezione.
Compito dell’andrologia sarà quello di prendersi cura in toto della salute fisica, mentale e relazionale dell'anziano per permettergli di poter godere di una attività sessuale piacevole ed appagante, ma nello stesso tempo sicura. In questa presa in carico a tutto tondo della qualità di vita del paziente anziano, sarà importante curare la sua alimentazione, consigliare la giusta attività fisica in rapporto all'età e alle condizioni generali di salute, imparare a gestire lo stress, ma anche dargli la possibilità di essere supportato da professionisti della salute sessuale, gli andrologi, disposti ad ascoltarlo senza giudicare ed a cui poter chiedere aiuto e spiegazioni.
Ma come dovrebbe essere vissuta la sessualità nella terza età? Quali sono le errate convinzioni e i pregiudizi da eliminare per poter godere serenamente della propria sessualità? Il dottor La Pera, andrologo italiano molto conosciuto e che da sempre si occupa dello studio della sessualità in tutte le sue forme e situazioni, indica tre errate convinzioni che limitano la sessualità negli over 75.
Il primo errore da non fare, è pensare che la sessualità dopo una certa età non possa più esistere o che sia un tabù di cui è preferibile non parlare, perché “socialmente inaccettabile”. Lo studio del New England Journal of Medicine, di cui prima si è fatto cenno, ha sconfessato questo pregiudizio, dimostrando invece quanto sia presente l'esigenza e il desiderio di sessualità nei senior.
La seconda errata convinzione da abbattere è quella secondo cui il sesso vero sia esclusivamente finalizzato ad un rapporto penetrativo. Bisogna ammettere che questa convinzione è effettivamente molto radicata nei comportamenti sessuali usuali, in particolar modo per quanto riguarda il sesso maschile.
Tuttavia e per fortuna, la sessualità umana è molto più ampia, più ricca, più varia e riconosce modalità di piacere ugualmente appaganti che necessitano di tempi diversi e di altre forme di complicità, soprattutto quando il corpo invecchia.
Terza e non meno importante errata convinzione da sfatare è quella secondo cui, se non si riesce ad avere una prestazione sessuale completa, allora è meglio rinunciare del tutto. Diventa importante a questa età abbandonare il mito della performance e dare più importanza alla ricerca di una intimità diversa, di una maggiore connessione di mente e corpo, che possa favorire il piacere sessuale.
E’ proprio nel momento in cui la coppia smette di inseguire una performance e comincia a cercare un affiatamento diverso, una connessione di corpi diversa, che i senior possono riscoprire una sessualità nuova ugualmente appagante.
La sessualità negli over 75 non deve quindi essere solo un ricordo sbiadito, ma può rappresentare ancora una realtà che tenda a migliorare la qualità di vita della coppia ed allontanare la sgradevole sensazione di un “limite” che si avvicina. In questa fase l'andrologo, conclude il dottor La Pera, può diventare il punto di riferimento per ridare dignità al corpo che cambia, voce al desiderio che persiste, e spazio a nuove forme di piacere.
ENZO TRIPODI