Le malattie sessualmente trasmesse Società
Le malattie sessualmente trasmesse o MST, sono un gruppo eterogeneo di malattie dermatologiche e veneree che hanno in comune la trasmissione per via sessuale, cioè con i rapporti e con i contatti sessuali.
Sono interessati da queste patologie centinaia di milioni persone in tutto il mondo e i paesi più colpiti sono quelli più sottosviluppati sul piano della salute pubblica, della igiene del corpo e del controllo delle patologie sociali.
Negli ultimi decenni, tuttavia, la incidenza di queste patologie è nettamente aumentata anche nei cosiddetti paesi civili occidentali, sia per l’incremento degli spostamenti per lavoro e per turismo, sia per i fenomeni di emigrazione di popolazioni africane ed asiatiche verso i paesi occidentali, sia per la aumentata tendenza ad avere rapporti sessuali in età più giovane e con più partners; non a caso i giovani tra i 15 ed i 24 anni rappresentano la fascia di età più esposta allo sviluppo di queste patologie.
I dati pubblicati dall’OMS, parlano di numeri veramente preoccupanti. Ogni giorno nel mondo vengono contratte circa un milione di infezioni a trasmissione sessuale, ed in generale su 376 milioni nuove infezioni, 1 su 4 è una malattia sessualmente trasmessa. Si stima inoltre che oltre 500 milioni di persone nel mondo siano portatori di una infezione genitale da Herpes Simplex. Una delle manifestazioni cliniche più diffuse, l’infezione da Papilloma virus umano (HPV), è stimata in circa 289 milioni di contagi. Gli agenti responsabili delle MST possono essere batteri, virus, miceti e protozoi, e la loro trasmissione può avvenire attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale, vaginale, anale ed orale, ma anche per semplice contatto con liquidi organici già infetti quali sperma, secrezioni vaginali, sangue e saliva.
Sono considerate MST anche le epatiti B e C, la sifilide e la HIV, che si possono trasmettere attraverso il contatto con sangue infetto, con l’uso promiscuo di siringhe, o contatto con ferite e lesioni di continuo delle mucose, tatuaggi, piercing, o anche per passaggio diretto dalla madre al figlio al momento del parto o in corso di allattamento.
Da un punto di vista clinico bisogna sottolineare come purtroppo la maggior parte di queste infezioni ha un decorso sintomatologico silente o talmente lieve da non essere immediatamente riconosciute come MST; in una prima fase inoltre i sintomi sono comuni a buona parte di tutte le infezioni genitali per cui la diagnosi non è sempre tempestiva.
Spesso il o la paziente si rivolge ad uno specialista dermatologo, urologo, andrologo o ginecologo, con colpevole ritardo, dovuto o alla sottovalutazione della sintomatologia, o ad una ritrosia a manifestare ad altri un disturbo genitale o per effettiva non conoscenza della problematica sanitaria.
Bisogna anche ammettere che ad oggi la organizzazione sanitaria di prevenzione e cura di tali patologie in Italia non ha avuto uno sviluppo tale da garantire programmi di prevenzione primaria e secondaria efficaci e tempestivi.
Si può così assistere a complicanze anche gravi di queste patologie sia per la salute dei pazienti che per le conseguenze sulla salute riproduttiva sia dell’uomo che della donna.
La terapia è in relazione al germe che ha causato la MST e comprende antibiotici specifici in caso di batteri o parassiti, di antimicotici in caso di miceti e di antivirali i caso di infezioni causate da virus.
ENZO TRIPODI