Le note e i testi di Faber nel Teatro Romano di Benevento Società

Nella splendida cornice del Teatro Romano di Benevento l’OFB (Orchestra Filarmonica Benevento), ha ancora una volta deliziato il pubblico, seduto sulle gradinate del meraviglioso monumento della città capoluogo, sia per la conformazione architettonica che per la perfetta acustica. Una giovane coppia ha portato anche il bambino di pochi mesi tra le stupefacenti vestigia romane, già ad ascoltare le ballate e le canzoni senza tempo di Faber.

L’evento OFB Sunner, il tributo al grande Fabrizio Dé André, inserito in un cartellone di pregevole qualità artistica, ha riscosso notevolmente il consenso della straordinaria costellazione cantautorale, dove una rifulgente stella continua a brillare, quella di Faber. I suoi capolavori rispecchiano gli uomini nei suoi aspetti prismatici, mettono in evidenza la protesta, violenta o psicologica, esaltano l’amore, raccontato nei versi, immaginato, fatto di relazioni pericolose, condannano la guerra incomprensibile e drammatica, pongono attenzione agli ultimi, abbandonati ai margini della società.

L’orchestra, alle 21.20, si posiziona sul palco, già accordata, sul podio Letizia Vennarani, che dirige mirabilmente. La voce del cantautore genovese è diffusa da un audio di 1’24’’. Si comincia con” Volta la carta”, a seguire “Carlo Martello”, brano scritto insieme a Paolo Villaggio, interpreta le canzoni Leonardo De Stasio, di alcune prima dell’esecuzione ne spiega il significato. In scaletta “La canzone di Marinella”, “Bocca di Rosa”, “Via Campo”, Amore che vieni, amore che vai”, “Un giudice”. Raggiunge il palco il violinista Corrado Ciervo, che accompagna il cantante mentre esegue “La guerra di Piero” e Hotel Sopramonte”, poi l’Orchestra riprende a suonare mirabilmente. Il concerto prosegue con “Geordie” “Andrea”, “Se ti tagliassero a pezzetti”, ”La ballata dell’amore cieco”, “Rimini”, “Sally”, “ll bombarolo”. Un secondo audio viene fatto ascoltare di Faber. Il concerto prosegue senza interruzioni con “Verranno a chiederti del nostro amore”, “Don Raffaé”, “Oceano”, composta insieme a Francesco De Gregori, dedicata al figlio Cristiano. La serata termina con la canzone “Il pescatore”, due bis sono stati concessi, “Volta la carta” e “Don Raffaé“.

Gli arrangiamenti sono di Alessandro Verrilli, la voce solista Chiara Spedigato. Scroscianti e prolungati applausi hanno decretato il successo dell’evento. A margine Letezia Vennarini per Realtà Sannita ha sottolineato: “L'eredità di Faber è un patrimonio artistico senza tempo: le sue poesie toccano le corde di un pubblico che abbraccia tutte le età. Dirigere l'orchestra filarmonica di Benevento e accompagnare la voce di Leonardo De Stasio nella splendida cornice del Teatro romano, ha reso ancora più magico il teletrasporto verso mondi e tempi perduti. Inoltre, sentire il coinvolgimento di tutto il pubblico unito a noi musicisti, ribadisce il potere che solo la musica ha: connetterci all'altro e diventare una sola voce.

Nicola Mastrocinque

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