Oltre al danno la beffa: quel cambio di residenza che doveva essere tutto gratis invece è costato ben 57,20 euro! Società

Monsù Travet, l’ottocentesco personaggio nato dalla penna dello scrittore dialettale piemontese Bersezio, non percorre più i lunghi corridoi dei ministeri, né s’affanna alla scrivania nascosto dietro pile di pratiche inevase. Negli ultimi vent’anni tutto o quasi, nell’impiego pubblico, è radicalmente cambiato, e s’è fatto un gran parlare di sburocratizzazione e abbattimento dei costi per i cittadini. E invece...

Il signor Sigismondo, nome fittizio del nostro cittadino incorso nelle mannaie della Motorizzazione civile, al danno ha dovuto patire anche la beffa. Ottenuto il cambio di residenza da Benevento in altro comune della provincia, lo stesso ufficio d’anagrafe del nuovo comune gli comunicava che per l’aggiornamento dei documenti di guida, patente e carta di circolazione, non occorreva più recarsi presso la Motorizzazione civile di Benevento in quanto il tutto sarebbe avvenuto d’ufficio senza nessun costo per il cittadino. Oh che bello, avrà pensato, nell’apprendere quanto riportato nel sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dove nella sezione informativa riguardante gli adempimenti necessari all’aggiornamento della patente in caso di cambio di residenza, si legge:

“… Successivamente, solo per quanto riguarda i veicoli, il ministero spedisce a casa dell’interessato un tagliando adesivo in cui è indicata la nuova residenza, da applicare sulla carta di circolazione. Per la patente, invece, dal 2 febbraio 2013, non viene più inviato l’adesivo di aggiornamento”.

Sigismondo attende fiducioso. Passa un giorno passa un altro ma del prode tagliano neanche l’ombra dopo i quasi 180 giorni dalla data di notifica di conclusione del procedimento d'iscrizione anagrafica nel nuovo comune di residenza. Telefona al numero verde dell’Ufficio centrale operativo della Motorizzazione e viene a sapere che il motivo per cui non gli è giunto il tagliando adesivo per la carta di circolazione è da attribuirsi al fatto che risultano per Sigismondo due date di nascita. Come? Due date di nascita? Ringrazia e chiusa la comunicazione va a dare un’occhiata alla sua carta di circolazione, e che trova? Quando a Sigismondo era stata rilasciata la carta di circolazione, il funzionario della Motorizzazione di Benevento aveva corretto a penna la precedente data di nascita errata apponendovi un timbro, ma evidentemente nessuno s’era preso la briga di annullare quella precedente errata. Morale non della favola bensì della vicenda dal sapore kafkiano è che per la negligenza e per il pressappochismo di qualcuno Sigismondo per ripristinare il tutto ha dovuto effettuare due versamenti, uno da 19 e l’altro da 6 euro più 1,80 euro di tassa alle poste, e siccome Sigismondo è intestatario di due autoveicoli, il giochetto gli è costato ben 57,20 euro!

E non è conclusa, in quel finire degli anni Novanta del passato secolo alla Motorizzazione civile di Benevento doveva andar di moda se suocero e moglie di Sigismondo riportano le carte di circolazione, vuoi per le date di nascita vuoi per i numeri civici, piene di geroglifici vari.

Attenzione però, sappiate che da qualche anno la Motorizzazione ha ricevuto una circolare che fa espresso divieto di rilasciare carte di circolazione con correzioni varie e che gli utenti hanno il diritto e obbligo di non accettarle, anche perché, se in Italia carabinieri e polizia chiudono un occhio, non altrettanto avviene per chi dovesse portarsi all’estero. In quest’ultimo caso, meglio provvedere ad aggiornare la vostra carta di circolazione. Naturalmente, con il balzello di cui sopra a carico vostro.   

GIANCARLO SCARAMUZZO

giancarloscaramuzzo@libero.it    

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