Padre Pio, Piana Romana e Via Tratturo Società

Dal centro storico di Pietrelcina, per chi intende recarsi a piedi a Piana Romana, a far visita ai luoghi di Padre Pio, oltre a percorrere l’ormai arcinoto Cammino del Rosario, può disporre di un altro alternativo percorso campestre, denominato via Tratturo. Perché, vi state chiedendo certamente, questo nostro interessamento per via Tratturo?

Presto detto! Via Tratturo, come, d’altra parte, il Cammino del Rosario, veniva percorsa a piedi anche da Padre Pio, dai suoi familiari, dagli abitanti del posto, da quelli di Piana Romana, insomma dai Pietrelcinesi tutti. Intanto, di via Tratturo le nuove generazioni non ne sono affatto a conoscenza. E noi siamo qui per informarle, come siamo qui per informare anche i pellegrini, che intendono portarsi lì, nei luoghi di Padre Pio.

Il Santo la percorreva, calcava con i suoi piedi ancora tratti di strada campestre rimasta ancora intatta, rimasta così come allora soleva percorrerla poggiando i suoi calzari sulla stessa terra battuta, sulle stesse pietre; sfiorava con il suo corpo le stesse siepi, gli stessi muretti a secco; odorava gli stessi profumi che la campagna circostante emanava; osservava, da lì, gli stessi paesaggi, gli stessi panorami.

Anche noi oggi possiamo poggiare i nostri piedi sulla stessa terra battuta, sulle stesse pietre; possiamo sfiorare con il nostro corpo le stesse siepi, gli stessi muretti a secco; possiamo odorare gli stessi profumi, che emana la campagna adiacente; possiamo ammirare gli stessi colori; ascoltare gli stessi suoni; sprofondare nelle stesse atmosfere ambientali; possiamo osservare, da là, gli stessi paesaggi, gli stessi panorami. Nei mesi estivi, Padre Pio, percorrendo la parte iniziale di via Tratturo, prospiciente il Centro storico, si poteva riparare dai raggi solari tramite l’alta vegetazione arborea, che emergeva e tuttora emerge dalle siepi marginali l’itinerario rurale.

D’inverno si poteva proteggere dalle raffiche del vento, e dal freddo, attraverso le barriere naturali delle piantumazioni spontanee, selvatiche, protettive di siepi, di muretti a secco, e con la folta vegetazione soprattutto arborea, che si innalzava, e continua ad innalzarsi, dalle siepi sottostanti. E via Tratturo è il classico sentiero campestre del contado pietrelcinese, di cui i primi tratti sono ancora in terra battuta, con pietrisco cosparso a macchia di leopardo, quindi con chiazze erbose e brecciate. Intanto, è rimasto il primo tratto ancora intatto, che si imbocca dopo il ponte Pantaniello, poco più giù dell’ex pozzo Bauzulli (A. D. 1737) oggi pozzo Padre Pio, svoltando a sinistra, è in leggera salita con alla sinistra il torrentello de’ Montali, con a destra la siepe e tratti di muretti con pietre poste a secco. Dunque, percorrendolo, codesta ascesetta campestre conduce sulla nuova strada via Tratturo, asfaltata con manto in tappetino bituminoso, che fuoriesce appena dopo aver percorso il nuovo ponte innalzato sul torrente de’ Montali.

Attraversata la carreggiata della nuova strada asfaltata, inizia il vecchio percorso agrestre che, rimasto ancora allo stato originale, per alcune decine di metri, forma una caratteristica galleria con folta vegetazione arborea, che si è sviluppata nel corso dei secoli dando vita ad un tunnel naturale, immettendosi così nei pressi del noto ristorante Boda de’ Ciondro, di proprietà degli eredi dell’antica famiglia Iadanza, massari e possidenti. Codesto vecchio tratturo si è formato dal continuo calpestio di uomini e di animali, soprattutto di greggi, di mandrie, e di equini, anche dalle ruote delle carrozze, carri, carretti e carrozzini. Così, i Pietrelcinesi, sino a qualche decennio addietro, potevano portarsi a Piana Romana camminando a piedi sul percorso alternativo al Cammino del Rosario. Viceversa, da Piana Romana, gli abitanti del posto potevano portarsi in paese percorrendo l’antica via Tratturo. Piana Romana è situata a nord di Pietrelcina, adagiata sulla ondulata collinetta, che si innalza a 456 metri s.l.m. ed è la più famosa contrada tra le tante che compongono il pluridiversificato contado del paese di Padre Pio. Gli abitanti del posto, sino agli inizi degli anni Settanta, per recarsi in Pietrelcina disponevano solo di queste due strade campestri: il Cammino del Rosario e via Tratturo.

In quegli anni fu costruita l’attuale strada rotabile che si imbocca dalla strada provinciale per Pago Veiano in prossimità della località Taverna Rocca, sede di un rinomato agriturismo omonimo. In via Tratturo vi abitavano le famiglie Iadanza, i cui eredi ancora oggi conservano casali e possedimenti vari, con le quali i genitori del Santo intrattenevano rapporti di amicizia, insomma erano, tra di loro, compari e comari. E in codeste abitazioni de’ Iadanza solevano fermarsi, insieme al piccolo Francesco Forgione, il futuro Padre Pio, per le ragioni più varie, anche per fare una conviviale sosta rigenerante, rinfrescarsi d’estate, per bere acqua fresca attinta dal loro pozzo. A confermare ed a rafforzare le anzidette situazioni è la mega foto dell’epoca, ed è in bianco e nero ovviamente, incorniciata e posta all’ingresso del noto ristorante Boda de’ Ciondro, che, Antonio Iadanza, titolare della stessa struttura ricettiva, ha esposto, orgoglioso, alla vista dei suoi clienti.

In detta fotografia sono immortalati i suoi avi, contornati da frati cappuccini, confratelli di Padre Pio, anche da residenti del circondario. Via Tratturo, come il Cammino del Rosario, veniva percorsa dai componenti delle famiglie storiche di Piana Romana e delle contrade adiacenti: Iadanza, Caruso, Fucci, Castelluzzo, Cavalluzzo, Orlando, Scocca, Frangiosa, Caporaso, Leso. Dal centro storico di Pietrelcina, l’accesso obbligato per via Tratturo era, d’altra parte è ancora oggi per chi intende percorrerla, via Prof. Masone, la stretta stradina che conduce alle case di Padre Pio. E dove abitava la famiglia del molto noto prof. Montella.

ANTONIO FLORIO