Psicologo di base, una necessità riconosciuta solo su base regionale Società

La seconda causa di morte dei giovani, dopo gli incidenti, è il suicidio. L’allarme sui disturbi mentali in Europa conta circa 9 milioni di ragazzi tra i 10 e 19 anni, maggiormente evidente dopo le restrizioni dovute alla pandemia.

Abbiamo assistito a tanti casi di persone affette dalla sindrome di Burnout, che letteralmente dall’inglese significa “esaurito”, spesso associato al lavoro, le cui vittime oggi sono prettamente operatrici e operatori sanitari, ma anche coloro che si sono trovati ad interfacciarsi con il lavoro in smart working e i giovani studenti che sono stati costretti alla dad per lungo tempo.

Vite ridotte unicamente alla produttività e all’alienazione, lontane da qualsiasi socialità e inevitabilmente ciò ha comportato non pochi squilibri alla salute mentale dei singoli.

Il ministero della salute aveva proposto il bonus psicologico per far fronte a questa nuova emergenza che erogava da 150 euro fino a 1600 euro, in base al reddito del richiedente, ma purtroppo è stato bocciato. Sicuramente l’opzione proposta non avrebbe risolto il problema della salute mentale che, talvolta, si scontra con i costi non accessibili a tutti, ma il bonus era sintomatico di un’apertura delle istituzioni nel riconoscere l’importanza della salute psichica dei pazienti.

Un passo rilevante è la Legge Regionale della Campania del 3 agosto 2020 n.35 la quale ha istituito presso i distretti sanitari ASL il servizio di psicologia di base, esattamente come il medico di base e il pediatra, perché la salute mentale deve godere dello stesso benessere di quella fisica. Lo scorso 13 dicembre, inoltre, la Corte Costituzionale con la sentenza n. 241 ha respinto il ricorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri avverso a questa Legge Regionale.

Un risultato storico e un bel segnale della nostra Regione che può essere da esempio per il Paese. Negli ultimi giorni, infatti, vi un’inversione di tendenza anche da parte di altre regioni, come ad esempio la Lombardia che con una mozione approvata il 18 gennaio attiverà la figura dello psicologo di base.

MIRIAM MASONE