Riassetto della geografia giudiziaria in Italia: riaprire gli uffici giudiziari nelle aree marginali Società

L'Assemblea Regionale Siciliana, con il recente indirizzo normativo adottato in merito alla necessaria riapertura dei tribunali territoriali, ha sostanzialmente riaperto i termini per quanto concerne il preannunciato riassetto della geografia giudiziaria in Italia, anche alla luce degli effetti negativi prodotti, nel corso degli ultimi anni, dalla controversa riforma vagliata dal Governo Monti nel 2012.

Sta di fatto che la deputazione dell'isola, oltre ad evidenziare le crescenti problematiche sociali e funzionali causate dal suindicato provvedimento legislativo nei diversi territori regionali, ha ribadito la necessità di riaprire gli uffici giudiziari nelle aree marginali, con particolare riferimento ai Comuni collinari e montani, tra cui Modica, Mistretta e Nicosia.

Tale impostazione è stata esplicitata con un disegno di legge chiaro ed articolato, diretto ad indicare, anche all'attuale Governo nazionale, la volontà politica regionale di riorganizzare, in modo coerente e conforme al dettato costituzionale, la presenza dello Stato sui territori. In effetti, la ratio legis perseguita dal Governo tecnico durante lo scorso decennio, oltre a non aver favorito sia la riduzione dei costi standard, sia la modernizzazione del sistema giudiziario, ha determinato, inevitabilmente, l'allontanamento dei cittadini da chi amministra la giustizia. Pertanto, i recenti atti prodotti dai deputati siciliani saranno sottoposti all'attenzione della Commissione Giustizia della Regione, per poi giungere in aula con le considerazioni delle forze politiche e degli operatori del settore. Un iter condiviso che dovrebbe permettere ai proponenti la formulazione di una legge regionale ad hoc entro fine ottobre, in linea con il prossimo provvedimento legislativo nazionale.

A riprova di quanto innanzi, va detto che la chiusura improvvida delle sezioni distaccate ha determinato nuove lentezze giudiziarie e diverse carenze strutturali, non disgiunte da una crescente disaffezione verso il sistema giustizia. Molti cittadini, infatti, scoraggiati dalle difficoltà logistiche e dall'aumento dei costi, hanno rinunciato a far valere i propri diritti in tribunale. Per di più, è stata significativamente indebolita la presenza della Stato nei territori, con indirette conseguenze legate alla diffusione preoccupante delle organizzazioni malavitose.

Per le precisate ragioni, si rende urgente un'attenta valutazione della questione giudiziaria anche in provincia di Benevento con l'attesa riapertura delle sezioni di tribunale di Airola e Guardia Sanframondi, anche nell'ottica di rafforzare e strutturare al meglio il tribunale di Benevento.

Non a caso, persino l'ufficio centrale della città capoluogo rischia di subire gli effetti nefasti e controproducenti di una organizzazione giudiziaria non corrispondente alle esigenze dei cittadini. In tal senso, si profila all'orizzonte una riconsiderazione della discussa querelle da parte delle diverse componenti professionali, imprenditoriali ed istituzionali.

DOMENICO ROTONDI