SAN MARCO DEI CAVOTI - Una stele per Donatella Raffai. La nota conduttrice Rai onorata nel paese d'origine Società

Lo scorso 17 settembre a San Marco dei Cavoti è stata ricordata Donatella Raffai, autrice, conduttrice e regista televisiva assai nota al grande pubblico soprattutto per la celebre trasmissione di Rai Tre Chi l’ha visto? sin dagli esordi nel 1989.

Scomparsa a Roma l’8 febbraio 2022, la Raffai era nata casualmente a Fabriano in provincia di Ancona l’8 settembre 1943, ma aveva - per parte della madre Maria Jelardi - origini proprio a San Marco, paese al quale restò sempre legatissima per avervi vissuto l’infanzia e l’adolescenza nella casa dei nonni al civico 1 di Corso Garibaldi. Appunto nei pressi di questa abitazione è stata inaugurata una stele in pietra con due targhe in maiolica realizzate dalla locale ditta Edilux e recanti la dedica del Rotary Club, Museo Modern promotori dell’evento e una sua frase su San Marco: «Ho vissuto un’infanzia e un’adolescenza molto felici, in un posto molto semplice, praticamente in campagna, in un piccolo paese dove ho imparato le cinque o sei cose fondamentali della mia vita».

Nel corso della serata è stato proiettato un documentario che ripercorre la lunga e brillante carriera di Donatella Raffai, ma soprattutto la sua giovinezza nel comune fortorino con videotestimonianze di amici, parenti e colleghi, come i suoi storici collaboratori Fiorentina Galterio e Pino Nazio presenti in sala assieme all’avvocato Luigi Di Majo che fu co-conduttore di Chi l’ha visto?

A Di Majo - che nello stesso giorno ha festeggiato il settantanovesimo compleanno - è stato consegnato in anteprima e per merito il primo esemplare del Premio Donatella Raffai, riconoscimento che dall’anno prossimo verrà assegnato alla tv di qualità e nell’ambito di un’apposita manifestazione ancora in fase di progettazione.

L’avvocato Di Majo, ricevendo il premio dal vicesindaco Annamaria Piteo, ha ricordato Donatella per le sue doti professionali ed anche per essere stata letteralmente la sua “maestra” nel momento in cui esordiva nell’ambiente televisivo avendo fino allora esercitato unicamente la professione di avvocato penalista.

SCHEDA DI MAJO

Luigi Di Majo (Bagnoregio, 17 settembre 1943) inizia la carriera giuridica come penalista del Foro di Roma nel 1968 e legale del quotidiano Il Messaggero di Roma dal 1980, nonché - dal 1976 - come difensore dei film-scandalo Ultimo tango a Parigi di Bertolucci e Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pasolini.

Nel 1989 debutta come conduttore di Chi l’ha visto? affiancando Donatella Raffai collaborando poi a vari format Rai e Mediaset tra cui Grandi processi, L’errore, La cultura alla sbarra, Assassine, Unomattina estate e Forum. Attore di teatro per passione, ha preso parte alle fiction Le ali della vita 2 e Distretto di Polizia.

SCHEDA PREMIO

La scultura rappresenta in sé i vari tratti distintivi della personalità di Donatella Raffai - creativa, dinamica e schiva allo stesso tempo - sintetizzate da un acronimo PDR, ovvero le sue iniziali precedute dalla lettera “P” di premio.

Quest’ultima trae ispirazione dalla Torre dei Provenzali del comune di San Marco dei Cavoti: splendente nei suoi colori dorati ne rappresenta il punto da cui si generano le varie parti, rispettivamente la ferma ma trasparente “D” e la dinamica e frammentata “R” che buca lo schermo e attraversa il tempo e lo spazio.

Anche la scritta sottostante è in movimento ma nel senso contrario e circolare, il senso che racchiude una donna fuori dagli schemi borghesi e mainstream, in anticipo sui tempi, attenta al sociale ma anche brillante e giocosa.

Realizzato dalla CRC di Napoli in plexiglass e lamine di ottone, il premio è stato disegnato dall’artista Lucia Di Nicolantonio che, nata a Pescara, dopo aver frequentato il liceo artistico e la facoltà di architettura ha iniziato il suo percorso artistico attratta anche dalle nuove tecnologie spaziando dalle tecniche più tradizionali della pittura e della scultura fino alle resine, gli imbottiti e la stampa 3d.

Con le sue opere indaga sugli effetti dell’uomo nell’ambiente naturale e le continue trasformazioni del territorio antropizzato, superando i confini delle superfici e dello spazio reale e sfociando in quello virtuale utilizzando anche la fotografia come forma d’espressione artistica immediata. Si occupa inoltre di editing, grafica pubblicitaria e modellazione 3D. Ha partecipato a pubblicazioni scientifiche, mostre e concorsi d’arte nazionali ed internazionali tra cui, più recentemente, Luxembourg Art Prize, Royal Society of Biology - London, Photography Competition, Interconnected, Lelie Gallerij - Amsterdam, Urbanside Gallery - Zürich, Passepartout Photo Prize, Meitar Photo Award, Tel Aviv; Arte LAguna Prize (vincitrice) Premio Business for Art - Venezia; Paratissima, Nice & Fair “Liquid Reality” - Torino, e Premio Combat Prize 2022, Museo Civico G. Fattori - Livorno, quale artista segnalata nella sezione scultura.