Travolgente esibizione all'Arena Musa di Mannarino Società
IL BCT Music Festival ancora una volta dimostra la capacità di essere un evento di rilevanza nazionale, il direttore artistico Antonio Frascadore dimostra le sue doti superlative di scegliere gli artisti che calamitano i fans nel terzo millennio.
Il concerto di Mannarino il 28 luglio, in una splendida serata estiva é a dir poco strabiliante, il cantautore romano ha coinvolto il pubblico con la sua capacità incredibile di contaminare generi totalmente diversi e sperimentare musicalmente qualcosa di straordinariamente ineguagliabile.
Nelle sue canzoni si colgono le sonorità del world music, la musica d’autore, la canzone romana ed il folk, a cui si aggiunge un elemento non affatto secondario la ricerca testuale, pregnante di significato, immersa in una realtà complessa, raccontando l’umanità, l’amore, nei suoi aspetti meramente prismatici.
Le melodie, i ritornelli, le strofe con le rime baciate, si aprono in un orizzonte da stagliare, da squarciare con parole pensate e scritte con particolare attenzione. Sul palco le percussioni ritmano la vita, allegeriscono il mondo della malinconia e dell’infelicità, sul palco le chitarre, l’ukulele, il basso, il contrabasso, il violino, alle spalle degli artisti un fascio di luce campeggia nel centro di un enorme telo che cambia continuamente colore.
Il concerto inizia alle 22.00, qualche minuto prima viene diffusa la canzone “Tulipani”, la musica diventa poi la protagonista incontrastta. La prima canzone “Un’estate”, segue “Fiume nero”, “Congo”, eseguita dall’artista con l’ukulele, “Dejià”. Canta “Apriti Cielo”, un testo che il cantautore ha composto in seguito alle esperienze vissute, girando il mondo, per fuggire, per mettere in discussione le certezze esistenziali, i valori nel contesto socio-culturale.
Mannarino prosegue con “Cantaré”, “Maddalena”, “Scendi giù”,“Le rane”, “Gente”, “Er carcerato”, Mary Lou, in versione country, “Signorina”, “Serenata lacrimosa”, “Sctate vajo”. Si conclude il concerto con “Me so ‘mbriacato”, esce di nuovo e concede due bis “Il bar della rabbia”, “Vivere la vita”.
Una serata indimenticabile, stupefacente, Mannarino ha entusiasmato, coinvolto il pubblico, in delirio per alcuni brani cantati e ballati, irrefrenabili i fans accorsi, per lasciare le preoccupazioni della quotidianità e scoprire un artista giovane con un futuro radioso.
Nicola Mastrocinque