Tumore al seno: sarà più facile la diagnosi precoce grazie ad un giovane studioso di Paduli Società

La sezione di Napoli dell’Istituto nazionale di fisica nucleare ha assegnato un importante finanziamento al progetto Agata che, oltre a essere l’acronimo di Advanced GeAnt4-based platform for virtual clinical Trials in X-ray breAst imaging (Piattaforma avanzata per test clinici virtuali nell’immagine a raggi X della mammella), è anche ispirato a sant’Agata, protettrice del seno.

L’autore è il giovane ricercatore Antonio Sarno, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di fisica “E. Pancini” dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, residente a Paduli, 30 anni, laureato in ingegneria biomedica e dottore di ricerca di fisica medica.

Il progetto di ricerca di Antonio Sarno è volto a sviluppare tecnologie innovative per la diagnosi precoce del tumore al seno. Per la prima volta nella storia dell’istituto tale riconoscimento arriva in Campania. Il lavoro presentato da Antonio Sarno è stato scelto, dopo lunga selezione, tra più di 40 altri validi progetti di giovani fisici di tutta Italia. Finanziato per un importo di 164.600 euro avrà una durata biennale (2020-2021).

A tale progetto collaboreranno i ricercatori e i professori di fisica medica della “Federico II” e della sezione dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) di Napoli e i ricercatori di fisica medica delle università e delle sezioni Infn di Pisa e Ferrara.

Al progetto partecipa inoltre la professoressa Kristina Bliznakova della Medical University di Varna (Bulgaria), esperta internazionale nello sviluppo di modelli computazionali della mammella.

L’obiettivo è di implementare una piattaforma per la riproduzione al computer di test clinici per lo sviluppo e la comparazione di tecnologie per la diagnosi del tumore alla mammella. Si tratta di esami clinici virtuali che permettono di testare novità nel campo della diagnostica per immagini a raggi X senza la presenza di pazienti e operatori medici.

Per la prima volta sarà sviluppata una piattaforma che permetterà di simulare sia apparati mammografici sia apparati di nuova generazione, come la tomosintesi digitale e la tomografia computerizzata al seno. I modelli digitali dei pazienti, fondamentali per un’analisi in-silico delle performance delle apparecchiature, saranno ricavati da immagini cliniche ad alta risoluzione ottenute con apparati di tomografia computerizzata dedicati al seno, messe a disposizione dal professor John Boone della Università della California a Davis (Usa), che ha sviluppato per primo tali tipi di scanner innovativi.

Gli studi in-silico portati avanti dal giovane ricercatore Antonio Sarno rappresentano la nuova frontiera nel settore della ricerca diagnostica perché permetteranno notevoli risparmi nella progettazione, nell’esecuzione e nei costi dei test clinici, evitando di esporre i pazienti a radiazioni ionizzanti.

GIANCARLO SCARAMUZZO

giancarloscaramuzzo@libero.it