Un inedito documentario per la Dormiente del Sannio Società

Due turisti escono dalla stazione centrale di Benevento e si avviano per Viale Principe di Napoli.

In realtà sono arrivati in città per promuovere il territorio sannita, raggiungere le vette della Dormiente del Sannio. Ho conversato con Eziquiel Hilbert, di professione documentarista, con la sua collaboratrice Eugenia Soria. Le riprese, i campi lunghi ed i particolari della macchina da presa di Hilbert, nelle condizioni luce più congeniali certamente sono qualcosa di inedito, per guardare con occhi diversi il creato e la sua meraviglia. L’inatteso incontro desta molta attenzione per il fascino della Dormiente, esaltata dai pigmenti di colore del Maestro Clorindo Testa.

I due argentini, giunti nella città capoluogo sono stati ammaliati dai dipinti di Clorindo Testa (1923-2013), nato a Napoli e deceduto in Buenos Aires. A 5 anni, il bambino Clorindo è già in Argentina con la sua famiglia, é architetto, urbanista, artista concettuale. In Sud America, é considerato una delle più note figure nel campo dell’architettura, affermato artista plastico. L’arte é nel suo dna, esplora nuovi sentieri pittori con successo, dall’astrattismo all’informale esprime un linguaggio dirompente e innovativo, s’impone in un mondo non di facile accesso, conquistando ambiti premi.

L’artista dal multiforme ingegno, nel 2012, cura e installa il Padiglione Argentina della Biennale di Venezia. In un'area di 500 mq negli Arsenali, di una costruzione cinquecentesca acquisita in comodato d'uso per ventidue anni, inaugurata ed adibita come spazio espositivo nel corso della Biennale di Architettura, propone opere rilevanti, ottenendo il consenso degli addetti ai lavori. Nell'ottobre del medesimo anno gli é stato conferito il Premio Ñ, assegnato dal giornale Clarín alla Traiettoria Culturale, per una carriera di sei decenni. È il primo architetto a cui è stato assegnato questo importante riconoscimento. Nel settembre 2013, a pochi mesi dalla sua scomparsa viene celebrato in una mostra, inaugurata nella sala Cronopios del Centro Culturale Recoleta, nell'ambito della XIV Biennale Internazionale di Architettura.

L’artista italiano, trapiantato in Argentina, affascinato dalla Dormiente del Sannio, dipinge la maestosità di essa, per esaltarne l’incomparabile bellezza. Ế incredibile per i pellegrini, per gli automobilisti e gli abitanti di Benevento e della provincia, in particolare all’alba o al tramonto scorgere la Dormiente del Sannio, la suggestiva donna, dolcemente distesa. Nell’osservare l’immagine di straordinario impatto visivo, si distinguono le vette dei monti del massiccio Taburno-Camposauro, sotto l’aspetto oreogràfico la natura appare stilizzata, mostra un profilo di una testa, con le chiome fluenti, digradanti dal monte Pentime verso il fiume Calore, il suo corpo é coricato sulle cime di Camposauro e le gambe sono distese sulle pendici del Taburno. L’immagine della donna della Dormiente del Sannio è riconducibile al mito Madre-Terra, immersa nel sonno profondamente, induce alla serenità, alla ricerca della pace e alla contemplazione di luoghi cari alla memoria, ai ritmi della vita lenta, che gli anziani prediligono rispetto a quelli incalzanti della modernità.

Nicola Mastrocinque

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