UNIFORTUNATO - Premio Traiano e Graduation Day 2021: serata entusiasmante al Teatro Romano di Benevento Società

Grande successo per la cerimonia organizzata dall’UniFortunato e dalla SSML giovedì 8 luglio nello splendida cornice del Teatro Romano di Benevento, dedicata alla consegna della pergamena a 225 laureati e alla seconda edizione del Premio Traiano conferito a Vincenzo Boccia, past president di Confindustria ed attualmente presidente LUISS; ad Andrea Frediani, storico e scrittore ed, infine, a Marcello Rotili, professore emerito di Archeologia cristiana e medievale, nonché direttore scientifico del Museo del Sannio di Benevento; e alla Fondazione Aliph (International Alliance for Protection of Heritage in Conflict Areas).

Questo evento è un simbolo di rinascita - ha dichiarato in apertura il rettore dell’UniFortunato Giuseppe Acocella - perché colma un vuoto consentendo al nostro Ateneo di essere comunità. La pandemia ci ha, infatti, impedito di discutere le tesi di laurea in presenza e abbiamo, quindi, voluto rimediare con una entusiasmante cerimonia pubblica per i protagonisti del percorso di studi”.

In Italia - ha aggiunto Acocella - il valore legale del titolo di studio ha permesso la realizzazione sociale di tante famiglie, e per questo il momento della laurea va condiviso. L’Università è un unico sistema - ha concluso il rettore - fatto di tante realtà, statali, libere e telematiche che sono la modalità con cui gli atenei moderni si adeguano ai tempi nuovi”.

Alla cerimonia, presentata dal giornalista Alfredo Salzano, è intervenuto fra gli altri, l’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci, peraltro docente universitario, che nel complimentarsi con l’UniFortunato per l’ottima riuscita della serata, ha rivolto un messaggio accorato ai neo laureati che si approcciano al mondo del lavoro invitandoli a perseguire i propri obiettivi senza mai mollare.

Ad introdurre la serata e a coordinare la consegna delle pergamene ai neo dottori dell’UniFortunato e della Scuola Superiore di Mediatori linguistici internazionale di Benevento, nel rispetto delle normative anti-Covid, è stato il docente Paolo Palumbo, delegato del rettore per le attività di orientamento e placement.

E’ stata anche l’occasione per apprezzare le nuove pergamene di laurea realizzate per l’UniFortunato dal maestro sannita di fame internazionale Mario Ferrante.

Dopo la cerimonia dedicata ai laureati la kermesse è proseguita con il conferimento del Premio Traiano 2021.

Si tratta di un importante riconoscimento culturale che nasce su iniziativa del Centro di ricerca e applicazione tecnologica sul patrimonio culturale dell’Università Giustino Fortunato che ha l’obiettivo di valorizzare chi si distingue nelle attività di diffusione della cultura.

Il direttore del centro di ricerca dell’Unifortunato, Livio Zerbini, dopo aver spiegato che il centro è nato per la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale, anche attraverso la divulgazione, ha letto le motivazioni del “Premio Traiano”, introducendo i quattro ospiti premiati.

A Vincenzo Boccia per aver saputo innovare una prestigiosa azienda di famiglia (Arti Grafiche Boccia) che tanto ha concorso nella diffusione della cultura italiana nel mondo e per essere un fervido sostenitore sia nel corso del suo mandato di presidente della Confindustria sia nell’attuale importante incarico di presidente della LUISS, della necessità di saper coniugare l’imprenditoria con la cultura e l’innovazione, che da sempre rappresentano la cifra distintiva del nostro Paese, mostrando come l’imprenditoria meridionale - quando sappia essere innovativa e coraggiosa - possa costituire una risorsa importante per lo sviluppo della nazione tutta.

Grazie per avermi fatto partecipare ad una giornata speciale. Il presidente francese Macron riferendosi a Draghi disse che un leader deve avere coraggio, competenza ed umiltà, oggi ho toccato coraggio, competenza ma anche grande umanità, vedendo il sorriso dei tanti laureati dell’UniFortunato” ha rilevato Boccia.

Riferendosi al dopo pandemia Boccia ha poi detto che bisogna puntare sugli strumenti dell’innovazione e investire in chiave pubblica e privata, ripristinando le competenze.

In merito al Premio Traiano “lo considero - ha concluso - un atto di grande responsabilità perché fare impresa in Italia è un atto di responsabilità”.

Allo storico Andrea Frediani per una vita dedita alla divulgazione e allo studio della storia antica, in particolare romana, attraverso i suoi numerosi romanzi, per cui è divenuto uno degli scrittori più letti e tradotti, grazie ai quali ha saputo coniugare la scrittura creativa con l’acribia della ricerca storica, come ben si può evincere nel romanzo “Un eroe per l’impero romano”, nel quale riesce ad illustrare splendidamente la conquista della Dacia da parte dell’imperatore Traiano.

Nasco come saggista e ho scritto tanti saggi su guerre e battaglie. Una delle più importanti nella storia romana è quella di Beneventum-Maleventum, anche perché è associata a una impresa quasi leggendaria, ossia la calata di Pirro a Benevento. Ho scritto tre saggi sulla battaglia di Benevento, forse sarebbe ora di scrivere un romanzo su questa battaglia, perché ci sono argomenti per scrivere una storia avvincente” ha osservato Frediani durante la cerimonia.

Al professore Marcello Rotili per la sua intensa attività scientifica volta allo studio del Medioevo italiano e alla presenza longobarda in Italia, con all’attivo circa trecento pubblicazioni, supportata da numerosi scavi archeologici, di fondamentale importanza per la storia campana e beneventana in particolare, nonché per il suo assiduo impegno universitario. Ha rivestito, infatti, numerosi e prestigiosi incarichi costituendo un punto di riferimento per la disciplina e realizzando un magistero riconosciuto dentro e fuori d’Italia, e per la profonda consapevolezza dell’importanza della divulgazione, anche attraverso l’organizzazione di mostre di rilevanza internazionale.

Rotili ha ricordato l’importanza del Teatro Romano, “monumento straordinario, che quando era integro poteva ospitare circa 7.000 spettatori. Adesso rimane solo il primo ordine di cavea. Questo monumento è un simbolo del processo di monumentalizzazione della città che in età repubblicana aveva una ambientazione più modesta”.

Lo studioso ha quindi ricordato altri monumenti celebri della città, quali il Tempio Iside di costruito nella età di Domiziano e l’Arco di Traiano costruito tra il 109 e 114 dopo Cristo dall’imperatore Traiano.

Alla Fondazione Aliph, che ha sede a Ginevra, (rappresentata dal direttore Valery Freland) per essere riuscita in pochi anni a diventare un punto di riferimento a livello internazionale per quanto riguarda la formazione, la tutela e la salvaguardia del Patrimonio mondiale dell’Umanità, con particolare riguardo alle aree di conflitti e crisi. Il risultato delle azioni sinora compiute è di per sé straordinario con 79 progetti che hanno salvaguardato la ricchezza e la diversità del Patrimonio culturale di ben 22 Paesi. “Siamo felici e onorati di ricevere questo premio, a nome di una fra le più giovani organizzazioni internazionali presenti a Ginevra ma che in meno di 3 anni ha dimostrato di essere straordinaria” ha osservato il direttore della Fondazione Valéry Freland.

Dulcis in fundo, la Compagnia Balletto di Benevento - diretta da Carmen Castiello - con una coreografia di qualità, che ha visto protagonista Mario Genovese, ha esaltato attraverso il virtuosismo, la dinamica la bellezza e le gesta dell’imperatore Traiano. 

Altre immagini