...a Carmelo Imbriani Sport

12 aprile 2020. Una domenica di Pasqua anomala per tutti gli italiani e non solo. Una giornata di festa totalmente stravolta, con “reclusioni forzate” tra le mura domestiche in tutti gli angoli del pianeta.

Una domenica sofferta anche per tutti i tifosi della Strega a Benevento e nel Sannio. Sarebbe potuta e dovuta essere, quella, una giornata da vivere in famiglia, con parenti vicini e lontani; o anche in amicizia, magari in una classica gita fuori porta; o in viaggio con la propria dolce metà.

Una domenica di festa doppia, tra l’altro, per tutti coloro i quali sono amanti dei colori giallorossi, poiché il giorno successivo, in quel di Crotone, si sarebbe dovuta disputare una sfida tra Stregoni e Pitagorici che avrebbe potuto rappresentare la partita del trionfo e della consacrazione verso la Serie A. Oppure la prima sfida con gli uomini guidati da mister Inzaghi già da neopromossi in massima serie.

Così, invece, non è stato e, ovviamente, sappiamo tutti il perché.

In attesa, tuttavia, di poter celebrare i nostri beniamini (cosa che, si spera, possa avvenire il prima possibile, anche perché ciò significherebbe che il peggio è passato e che il rischio pandemico si sia notevolmente ridotto), all’ombra della Dormiente sono moltissimi i tifosi che si interrogano su quelli che potranno essere i possibili scenari relativamente al campionato in corso (stradominato dalla Strega) e a tutte le implicazioni che ne conseguono per il futuro (soprattutto in relazione alla categoria di appartenenza).

Questa riflessione ha interessato le menti di molti anche il giorno di Pasqua.

In serata, tuttavia, come un intenso raggio di sole nelle fitte nubi di una tempesta, un episodio blocca per un attimo i pensieri “calcistici” di tanti (tifosi e non).

Chi si trovava a navigare in rete, difatti, si è imbattuto in un video che ha provocato, come si suol dire, emozioni forti: immagini coinvolgenti, musica struggente e, soprattutto, parole che colpiscono dritte al cuore.

Anima n° 7” (https://www.youtube.com/watch?v=a6MEYmkrAeA) è il titolo di una canzone che, circa un anno fa, è stata scritta da un nostro conterraneo - Peppe Fonzo - attivo nel panorama artistico e teatrale beneventano. Grazie alla preziosissima collaborazione del Maestro Vanni Miele (che ne ha curato le musiche), è venuta fuori una traccia, un brano, ricchissimo di significati per tutti coloro i quali hanno amato, amano e continueranno ad amare una delle bandiere indiscusse della storia giallorossa: Carmelo Imbriani.

In un momento così difficile per tanti, difatti, la storia di Carmelo, raccontata in maniera intensa e singolare in quel pezzo ci insegna come la vita possa, molto spesso, porci dinanzi a partite difficilissime e contro avversari addirittura imbattibili. Carmelo però, con l’eredità che ha lasciato su questa terra, ci ha insegnato - soprattutto - che è proprio grazie all’integrità con cui si affrontano tutte le sfide che si potrà vincere la partita più bella: quella del ricordo immortale.

Ascoltare quelle musiche e udire le parole raccolte in quel testo hanno dato una svolta, un senso nuovo a quella giornata di “festa mancata” e a tutto questo periodo “cupo” per molti, per tanti: continuiamo ad amare Carmelo. Continuiamo ad imparare da lui: lui che, qualsiasi cosa accada, resterà sempre con noi.

CAR-ME-LO!”

ANDREA ORLANDO