Benevento Calcio, contro il Pordenone una vittoria dedicata a Imbriani Sport

Veramente da brividi la coreografia della Curva Sud, applaudita da tutto lo Stadio ed anche da quei pochi tifosi veneti (appena una ventina) prima del fischio d’inizio di Benevento - Pordenone. Sono passati già cinque anni dalla dolorosa scomparsa di uno dei simboli della “Strega”, il capitano con il numero 7, ed i tifosi più caldi non si sono fatti scappare l’occasione per ricordare ancora una volta quel Carmelo che è ancora nel cuore di tutti. E per una buona mezz’ora del primo tempo il suo nome è stato scandito. Insomma, una cosa commovente, e bene hanno fatto al termine della gara i protagonisti, a cominciare da Inzaghi, a dedicare proprio all’indimenticabile capitano l’ennesima vittoria.

Anche contro l’undici di Tesser la “Strega” non ha deluso ed a questo punto, quando mancano 14 gare al termine del torneo, si può anche cominciare a dire che l’obbiettivo, il ritorno nella massima serie, è stato raggiunto. Resta soltanto da vedere (a fine marzo oppure ai primi di aprile?) quando anche la matematica lo permetterà. Una cosa è certa: venti punti di vantaggio sulle inseguitrici più vicine potrebbero già rappresentare una garanzia. Insomma il traguardo per Maggio e compagni sembra sempre più vicino, come del resto quasi tutti prevedono.

Anche contro il Pordenone la “Strega” non ha perdonato, nonostante i tanti assenti e le scelte obbligate del tecnico.

Sono bastate le reti di Viola ed Insigne per superare l’undici di Tesser, anche se bisogne dire che in molte occasioni i veneti hanno creato problemi ai giallorossi e le occasioni sprecate, soprattutto da Tremolada, sono state tante. Poi, in almeno tre o quattro occasioni è stato Montipò ad essere protagonista con alcune parate strabilianti.

Considerati i tanti assenti e la formazione obbligata questa volta Maggio e compagni hanno sofferto più del solito, ed il 4-4-2 utilizzato dal tecnico non è stato perfetto. Del resto il centrocampo vedovo dello squalificato Schiattarella ha fatto poco filtro e di questo ha risentito anche la difesa, anche se Barba e Caldirola non hanno commesso tanti errori. Comunque Viola ed Hetemaj hanno fatto del tutto per supplire all’assenza di Schiattarella, mentre sulle fasce Improta ed Insigne pur non giocando nel loro ruolo naturale hanno lottato fino alla fine. Un po’ meglio la squadra ha giocato quando Del Pinto è entrato per Sau, perché la presenza di un centrocampista puro si è fatta sentire. Nel finale sono entrati anche Coda per Moncini, mentre negli ultimi minuti Inzaghi ha gettato nella mischia anche il giovane Di Serio al posto di Insigne, uscito tra gli applausi non solo per il gol segnato ma anche per il grande lavoro svolto.

Ora per i giallorossi la non facile trasferta contro la Virtus Entella di sabato prossimo. Per l’occasione tanti infortunati potrebbero essere disponibili, oltre a Volta e Schiattarella che avranno scontato la giornata di squalifica. Emergenza finita? Facendo i debiti scongiuri potrebbe essere così.

GINO PESCITELLI