Con la sconfitta (0 - 3), netta e meritata contro l’Hellas Verona, per il Benevento la salvezza è diventata un vero e proprio terno al lotto. Insomma, restare ancora in Serie A non sarà per niente facile.

E questo si capisce anche dall’attuale classifica, con i sanniti che sono scivolati ad appena 5 punti dalla terzultima. E se consideriamo che le prossime gare non saranno certamente una passerella, si comprende che la situazione si è fatta difficile.

Insomma, a questo punto guardarsi alle spalle è diventato obbligatorio.

Eppure fino a qualche settimana fa nessuno immaginava una situazione del genere. Tutto è precipitato all’improvviso, e non riesce ad uscirne fuori.

Di chi la colpa? Certamente di qualche giocatore importante, come Glik, di qualche infortunio di troppo, ma anche del fatto che la squadra non è stata costruita bene, e che a gennaio non si è cercato di rimediare. Il resto lo sta facendo anche l’allenatore con alcune scelte che non tutti comprendono. Vedi la utilizzazione di Foulon, sempre un vero disastro, o anche di Lapadula pur avendo a disposizione eventuali sostituti. Insomma anche Inzaghi non è certo esente da colpe in questo particolare momento.

Continua a ripetere che bisogna restare uniti per conquistare la salvezza, ma intanto i limiti di parecchi giocatori li notano tutti.

Ed allora cosa fare per salvare la permanenza in A? Indubbiamente c’è bisogno che la società alzi la voce con i giocatori, invitando tutti ad una maggiore professionalità, anche con il tecnico. Insomma a mali estremi occorrono rimedi estremi, perché mantenere la massima serie è importantissimo.

GINO PESCITELLI

Foto di Arturo Russo per Realtà Sannita ©