Calcio, Serie B: al ''Vigorito'' una Strega straripante annienta il Pisa Sport

Il big match della 32ª giornata di Serie B si è trasformato in una vera e propria festa per gli uomini di Fabio Caserta. Il tanto atteso acuto della Strega contro una delle favorite alla promozione diretta in serie A si è finalmente manifestato. Possiamo dirlo: il Benevento c’è.

A seguito di una gara sensazionale, la Strega ha prontamente gettato nel dimenticatoio il capitombolo di Frosinone, che aveva destato non pochi dubbi circa la condizione psicofisica della compagine sannita. Dopo la sosta per le nazionali, caratterizzata da settimane di rammarico e silenzi, il Benevento ha risposto sul campo.

Niente approcci timidi, questa volta. Niente gol subìto in avvio, come a Brescia e Frosinone. Tutt’altro. I giallorossi hanno impattato in maniera straripante sul match, aggredendo già dal fischio d’inizio gli uomini di Luca D’Angelo ed incanalando sin da sùbito la sfida sui binari giusti. Dopo neanche 180 secondi, Ionita ha raccolto una palla vagante in area, scaraventando il suo sinistro in fondo al sacco e sbloccando una gara che - per la tenacia degli avversari - si sarebbe potuta rivelare piuttosto insidiosa.

Il Pisa ha tentato ben presto la reazione, ma ha dovuto fare i conti con due fattori: la sfortuna, per la traversa colpita su un cross sbagliato al 5’; ma soprattutto il “fattore Paleari”, il quale - con un intervento prodigioso - ha deviato in corner la girata di testa ravvicinata di Leverbe.

Lo spessore della truppa di Caserta si è pian piano sciorinato nell’arco di tutta la prima frazione di gara: nonostante qualche imperfezione tecnica, la Strega ha saputo otturare ogni vuoto sul rettangolo verde, difendendosi a testa bassa al momento opportuno, senza mai rinunciare alle ripartenza.

E così, dopo la mezz’ora, è stato Acampora ad ingegnarsi il gol del 2-0. Il tuttocampista giallorosso ha affondato in un’azione solitaria da sinistra, saltando due uomini prima di calciare forte in mezzo alla ricerca di una deviazione fortuita che, puntualmente, è giunta: firma di Leverbe (autogol), raddoppio della Strega.

Dopo aver concluso il 1° tempo godendo di un doppio vantaggio, la Strega ha bissato l’approccio da applausi della prima frazione, replicando nella seconda. Appena 4’ ed una pennellata di Insigne, da destra, ha pescato l’inserimento perfetto di Improta sul versante opposto: tuffo di testa e palla in buca d’angolo; tris giallorosso. I ritmi hanno cominciato a scemare, ma il Benevento è rimasto in possesso del pallino del gioco, collezionando interessanti palle-gol in ripartenza. Dopo aver flirtato col poker, ci ha pensato Forte a concretizzarlo: a 20’ dalla fine, un cross deviato di Improta è carambolato sulla testa della punta che, a due passi, ha punito ancora Nicolas. Nel finale c’è stato spazio per il gol della bandiera per gli inermi - fin lì - ospiti toscani, caratterizzato da uno svarione difensivo di Barba, che ha concesso a Puscas l’occasione di siglare il gol dell’ex da due passi. Neanche il tempo di esultare, però, che Tello ha ripristinato la distanza di 4 gol: palla di Calò a pescare l’inserimento da sinistra del colombiano, stop al volo, tiro secco palla in rete: 5-1!

Era lecito attendersi una reazione di carattere da parte degli uomini di Caserta, ma nessuno avrebbe potuto immagine che, contro una squadra quadrata, attrezzata e rognosa come il Pisa, il Benevento avrebbe tirato fuori gli artigli per sferzare attacchi micidiali. I giallorossi sono stati padroni del campo, gestendo i ritmi del match al meglio delle proprie possibilità: merito di un centrocampo coeso come non mai e di una solidità d’organico invidiabile. Entrambi questi fattori hanno sortito un dominio giallorosso.

Eccellente - come sottolineato dal tecnico stesso post-gara - la prestazione di Calò, tra i migliori in campo dei Sanniti. Insomma: al “Vigorito” si è ammirato un Benevento a tutto tondo. Altrettanto tondo, poi, si è palesato il risultato: grazie alle 5 reti inferte ai nerazzurri, il Benevento gode, ora, del miglior attacco della categoria con ben 52 gol confezionati in 31 gare.

Esatto, sono “solo” 31 le gare della Strega. Nonostante la truppa campana sia ancorata a quota 54 punti, al 5° posto della classifica e distante, dunque, 5 misure dalla promozione diretta (Lecce, 59 punti), la squadra di Fabio Caserta ha ancora il match di Cosenza da recuperare: occasione ghiottissima per diminuire ulteriormente il gap rispetto al vertice della classifica.

Il prossimo appuntamento della Strega è quello di martedì 5 aprile, tra pochissimi giorni. Alle ore 19:00, il Benevento se la vedrà al “Granillo” di Reggio Calabria contro la Reggina di Stellone.

TABELLINO E PAGELLE:

Benevento-Pisa 5-1

Benevento (4-3-3):

Paleari: 8 - La parata su Leverbe nel primo tempo si candida ad essere la migliore della stagione. Sicuro in presa - non scontato su terreno zuppo -, attento nelle uscite. Tra i pali dà il meglio di sè. Un portierone.

Letizia: 6,5 - Enormi progressi fisici dopo la gara di Frosinone. Spinge costantemente a sinistra e crossa con continuità e precisione.

Vogliacco: 7,5 - Ha una rabbia (agonistica) in corpo tale da prendere quasi a morsi gli avversari. Aggressivo, caparbio, puntuale, preciso, pulito. Oggi si finiscono gli aggettivi con lui. Sontuoso.

Barba: 6,5 - Il centrale mancino è autore di una grandissima prova, caratterizzata da almeno 2 prodezze essenziali in scivolata, in recupero. Un voto in meno per l’enorme sbavatura sul gol subìto, la quale non è costata caro, ma che un ragazzo con la sua esperienza non può replicare.

Elia: 6 - Nella prima frazione soffre costantemente Mastinu e Beruatto. Sembra fuori posizione. Poi, nella ripresa prende confidenza e ritrova fiducia. In crescita. Partecipa all’azione del gol del pokerissimo.

Ionita: 7 - Il gigante buono è tornato. Giganteggia in mezzo al campo e firma la rete che sblocca una gara cruciale con grande astuzia e senso della posizione. (74' Moncini: 6)

Calò: 8 - In poche parole: c’è sempre. Ogni azione della Strega parte o passa dai suoi piedi. Preciso e soprattutto molto ordinato. Che delizia l’assist per il gol di Tello!

Acampora: 7,5 - Altra prestazione al top per il “pitbull” dei giallorossi. Si inventa in solitaria l’azione del raddoppio, ma soprattutto è autore di una serie innumerevole di sgroppate a tutto campo. Affetta in due i toscani come una lama calda nel burro. Strepitoso. (81' Petriccione: s.v.)

Insigne: 6,5 - Anche lui in grossa crescita. Sta prendendo confidenza con il ruolo ed è autore di un assist spettacolare per Improta. Peccato per il gol sbagliato di testa nel 1° tempo, ma la sua è una prova assolutamente positiva. (62' Tello: 7 - Sì, 7. Come i suoi gol in campionato. Stagione pazzesca. Impatto super, il balletto all’esultanza, forse, un pochino meno.)

Forte: 7 - Al di là del gol - 6° in campionato, facile facile per uno come lui -, a far sorridere è la sua garra agonistica. Una carica unica: lotta, duella, ma soprattutto si fa sentire con autorità in mezzo al campo. Che impatto che ha avuto a Benevento! (81' Farias: s.v.)

Improta: 7 - La crescita della sua condizione è palese. Sarà una pedina fondamentale per il rush finale della strega. Il gol in tuffo di testa su inserimento perfetto, poi, è il colpo da maestro. Bravissimo. (81' Gyamfi: s.v.).

All. Caserta: 7,5 - Preparare tatticamente meglio una gara così ostica sulla carta era impossibile. Semplicemente chapeau.

Pisa (4-3-1-2): Nicolas 5,5; Birindelli 6, Leverbe 4, Caracciolo 5, Beruatto 6, Mastinu 6 (58' Marsura 5,5), Nagy 5, Siega 5 (82' Di Quinzio 6,5); Benali 5,5 (58' Tourè 5,5); Torregrossa 5 (58' Puscas 6,5), Sibilli 5 (70' Masucci 5,5). All. D’Angelo: 4,5

Reti: 3' Ionita (B), 32' Caracciolo (P) autogol, 49' Improta (B), 69' Forte (B), 85' Puscas (P), 88' Tello (B)

Ammoniti: Mastinu (P), Nagy (P), Siega (P)

Note: Antonio Di Martino direttore di gara; angoli: 4-13; recupero 0' e 0'

CONFERENZA STAMPA DI MISTER CASERTA POST-PARTITA:

Faccio i complimenti ai ragazzi dopo una prestazione non bella a Frosinone. Non era facile perchè gli avversari hanno sempre occupato le posizioni alte della classifica, ma la mia squadra è entrata col piglio giusto sin da subito e così ci siamo meritati la vittoria. Sono contento, i ragazzi se lo meritano: hanno dato sempre tutto, in ogni partita”.

Sul centrocampo in grande spolvero: “Acampora, Ionita, ma soprattutto Calò: hanno fatto tutti benissimo; specialmente quest’ultimo perché non era facile, perchè ha giocato meno ed è stato molto criticato. Non ha mai fatto bene come nelle sue precedenti stagione, ma neanche malissimo come è stato detto. Ed oggi sono felice per lui, è stato bravissimo”.

Circa la continuità di rendimento: “Non vedo tutti questi ‘saliscendi’. Le prestazioni non potranno essere sempre come quelle di oggi: la squadra ha bisogno di lavorare durante la settimana. Solo con l’applicazione si può giungere ad una corretta preparazione della gara. Quest’ultima non si può eseguire al meglio se, invece, si gioca ogni 3 giorni.

Ci sono dei momenti, ci sono degli avversari. Tutte fanno fatica in Serie B, o non collezionano risultati; oppure non eseguono prestazioni brillanti. Anch’io vorrei vedere sempre la mia squadra così ma non è possibile”.

4-3-3 o 4-3-1-2? “Abbiamo cambiato tanti moduli rispetto ai momenti, sin dall’inizio dell’anno. Il 4-3-3 è l’abito giusto per questa squadra, ma se non hai gli interpreti giusti - per infortuni o altri motivi - è normale che qualcosa devi cambiare. Sono valutazioni che vengono fatte in base a ciò che vedo nell’arco della settimana”.

Poi: “Sogno promozione diretta? Ciò che ci interessa è fare sempre queste prestazioni. Cercare d i vincere sempre e far sognare la piazza, la squadra stessa, la società. Poi alla fine tireremo le somme, solo dopo aver provato ad ottenere più punti possibili”.

Infine: “Migliore in campo? La squadra. Viene prima di tutto. Continueremo a lavorare, senza esaltarci, così come non dovremo abbatterci dopo prestazioni meno brillanti. Da domani cominceremo a pensare alle prossime difficilissime gare che ci aspettano. Come ottenere continuità? Con il lavoro”.

FRANCESCO MARIA SGUERA